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«Se i nostri parlamentari non saranno in grado di emendare l’articolo del decreto-legge sul piano di rientro che prevede, tra l’altro la soppressione delle Province al di sotto di 300.000 abitanti, compresa quella di Crotone o non ne avranno il coraggio, dovranno seriamente trarne le dovute conseguenze». Lo affermano, in una nota, il coordinatore cittadino di Crotone del Pdl Emilio Trocino e il dirigente provinciale del partito Francesco Pignolo. «In ogni caso – proseguono – noi procederemo ad una grossa manifestazione contro tale norma e la ragione sta nel fatto che il risparmio è misero se si pensa che solo 25 province saranno soppresse (quelle insistenti nelle Regione a Statuto Speciale, nonostante la previsione del Governo, sono garantite dalla Carta Costituzionale). La ragione della nostra contrarietà risiede, altresì, nel fatto che il medesimo scopo può essere raggiunto con la soppressione dell’ente provincia nelle aree metropolitane ed in quelle del nord ben servite, ma non certo in quella di Crotone, dove la carenza di strutture stradali, ferroviarie e aeroportuali la fanno da padrona». «Il solo pensiero di dover dipendere nuovamente da Catanzaro – sostengono ancora Trocino e Pignolo – ci intristisce e ci fa venire i brividi, in considerazione del fatto che ciò ci renderebbe ancora più poveri e desolati. Se di soppressione si deve parlare sarebbe più giusto che essa investisse la totalità dell’ente intermedio, potendo il Parlamento convertire l’articolo del decreto in una proposta di legge Costituzionale con procedura aggravata, scorporandola dal provvedimento e che preveda se del caso la soppressione delle Regioni (l’inferno della politica). Tanto premesso invitiamo tutti i nostri parlamentari ad opporre ogni azione tesa ad evitare, pertanto, la paventata soppressione della provincia di Crotone».

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