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POTENZA – Avrebbero avuto un diverbio sulle modalità di accesso alla sala mensa del carcere di Melfi. Per questo Franco Zappatore, sovrintendente della polizia penitenziaria, avrebbe atteso di restare solo con lei, e l’avrebbe «assalita» di spalle con i pantaloni aperti.
Rischia una condanna a 5 anni l’agente in servizio nel carcere di alta sicurezza di Melfi, a processo con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una cuoca della ditta che gestiva l’appalto per la refezione.
I fatti risalgono al 21 febbraio 2010 ma soltanto ieri sono stati riepilogati di fronte al collegio del Tribunale di Potenza presieduto da Lucio Setola.
Per l’accusa ha parlato il pm Antonio Natale che ha chiesto una pena importante per l’agente. Il capo d’imputazione nei suoi confronti parla di un vero e proprio agguato compiuto approfittando della situazione, quando nessuno poteva assistere alla scena, e la donna «gli dava le spalle».
A quel punto Zappatore, 57enne originario di Avellino ma da tempo residente nella cittadina federiciana, si sarebbe cominciato a spogliare, denudandosi i genitali.
«La assaliva e le palpeggiava il seno». E’ scritto ancora nel capo d’imputazione. «Per poi – dopo la reazione difensiva della donna – chiederle di baciarlo ostentando il proprio stato di eccitazione».
A far partire le indagini, da cui è scaturito il processo per Zappatore, è stata la denuncia della donna che una volta tornata a casa ha deciso di raccontare l’accaduto al marito.
Secondo gli inquirenti le sue dichiarazioni sarebbero genuine e credibili al di là di ogni ragionevole dubbio. Ma è chiaro che la difesa di Zappatore punterà molto sulla loro inattendibilità, anche per l’assenza di riscontri concreti.
L’udienza è stata rinviata al 29 gennaio proprio per le discussioni degli avvocati, prima quello della donna, Gervasio Cicoria, poi quello dell’agente, Michele Mastromartino. Dopo di ché spetterà i giudici decidere sul da farsi, emettendo un verdetto sulla richiesta di 5 anni del pm.
Il carcere di Melfi ospita mediamente 200 detenuti ospitati in 122 stanze con bagno separato. Questi i dati pubblicati sul sito del Ministero della giustizia.
Gli agenti della polizia penitenziaria in servizio sono 149 rispetto ai 176 previsti.
L’istituto è composto da 4 sezioni di cui 3 ad alta sicurezza.

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