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VIBO VALENTIA – Il sostituto procuratore Michele Sirgiovanni ha chiesto il rinvio a giudizio per 16 persone tra sindaci, dirigenti e tecnici della società di gestione del servizio idrico regionale, responsabili di Asp, dirigenti regionali. Il caso è quello relativo al presunto inquinamento delle acque del bacino artificiale dell’Alaco, posto, al tempo dell’inchiesta datata 17 maggio 2012, sotto sequestro per carenze igienico-strutturali a seguito delle indagini del Nas di Catanzaro.

Un numero inferiore rispetto all’originale in quanto sono state stralciate alcune posizioni come ad esempio quella dell’attuale sindaco di Vibo Valentia Nicola D’Agostino e del suo predecessore Franco Sammarco – che escono così dall’inchiesta – mentre sorte diversa è toccata al loro collega del tempo di Santa Caterina dello Ionio Domenico Criniti nei confronti del quale l’Ufficio di Procura vibonese guidato da Mario Spagnuolo ha ritenuto sussistenti elementi probatori tali da richiedere il processo. E con lui anche per Sergio Abramo (al tempo presidente Sorical e attuale sindaco di Catanzaro), Giuseppe Camo (presidente pro tempore del Cda Sorical); Maurizio Del Re (amministratore delegato Sorical); Sergio de Marco (direttore generale tecnico Sorical), Giulio Ricciuto (responsabile del compartimento area centro e degli impianti di potabilizzazione); Ernaldo Antonio Biondi (resp. per la zona di Vibo); Vincenzo Pisani (addetto al servizio interno analisi di laboratorio e processi di trattamento delle acque); Massimiliano Fortuna; Pietro Lagadari; Domenico Lagadari; Fabio Pisani (responsabile pro tempore dell’ufficio tecnico del comune di Serra); Roberto Camillen (resp. pro tempore del settore manutentivo del comune di Serra); Francesco Catricalà (dirigente dell’unità operativa igiene, alimenti e nutrizione del distretto dell’Asp di Soverato); Fortunato Carnovale (dirigente dell’unità operativa igiene della nutrizione dell’Asp di Vibo); Rosanna Maida (dirigente del servizio Attività territoriale e prevenzione e promoz. della salute del settore Area-Lea).

Archiviate invece le posizioni di altri sedici amministratori a capo delle rispettive giunte comunali tra il 2009 ed il 2011, che quindi non dovranno affrontare il processo: Raffaele Lo Iacono (ex sindaco di Serra San Bruno); Pasquale Fera (ex sindaco di San Nicola da Crissa); Francesco Paolo Bartone (sindaco di Soriano); Giosuele Schinella (sindaco di Arena); Alfonsino Grillo (ex sindaco di Gerocarne) e consigliere regionale; Paolo Crispo (ex sindaco di Gerocarne); Antonino Mirenzi (ex sindaco di Vazzano); Francesco Andreacchi (ex sindaco di Simbario); Rosamaria Elena Rullo (ex sindaco di Mongiana); Abdon Servello (sindaco di Vallelonga); Cosmo Tassone (sindaco di Brognaturo); Gabriele Corrado (sindaco di Dasà); Saverio Franzè (ex sindaco di Stefanaconi); Giuseppe Barilaro (sindaco di Acquaro); Sergio Cannatelli (sindaco di Sorianello) e Romano Loielo (al momento sospeso dalla carica di sindaco di Nardodipace), Maria Stefania Caracciolo (commissario prefettizio pro tempore del comune di Serra San Bruno). Archiviate anche le posizioni di Francesco Massara (direttore pro-tempore del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Vibo); Cesare Pasqua (direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Vibo). Mariano Romeo (direttore. p.t. del dipartimento dell’Arpacal di Vibo); Beniamino Mazza (direttore del dipartimento Arpacal di Vibo); Giacomino Brancati (dirigente p.t. del settore area-Lea del dipartimento tutela salute e politiche sanitarie della Regione); Luigi Rubens Curia (dirigente settore area-Lea Dipartimento tutela salute della Regione); Silvana Angela Emilia De Filippis (dirigente p.t. del dipartimento tutela salute della Regione).

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