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NON solo quel ricorso non è ammissibile ma non sussiste nessun presupposto affinché vi sia un riconoscimento economico del danno. Così l’ordinanza del Tar di Basilicata in merito al ricorso presentato dall’ex direttore generale dell’Acta Marcello Tricarico che, tramite il suo legale Domenico De Martino, aveva ciatato in giudizio il Comune di Potenza, l’Acta, il suo presidente, Luisa Scavone e il nuovo direttore generale Silvio Ascoli.

La richiesta: annullamento sia del provvedimento con il quale il sindaco Vito Santarsiero, lo scorso 25 luglio, aveva proceduto alla nomina del nuovo Consiglio d’amministrazione, sia della nota del 30 luglio scorso con il quale il primo cittadino del capoluogo comunicava a Marcello Tricarico che non era più lui il direttore generale dell’Acta per scadenza dell’incarico.

Oltre a questo l’ex dg chiedeva al Tribunale amministrativo regionale anche il risarcimento dei «danni – si legge testualmente nell’ordinanza – patiti».

Danni che lo stesso Tar avrebbe dovuto “quantificare”.

Ma perché si è giunti a questo? Presto detto.

Lo scorso luglio il sindaco Santarsiero decide di nominare i  nuovi vertici dell’Acta (l’Azienda comunale per la tutela ambientale), facendo fuori tutti gli “uomini di partito” e inserendo al loro posto – o meglio sulle loro poltrone –  personale preso dall’amministrazione comunale che, peraltro, dell’Acta è l’unico azionista. 

E così alla “porta” vengono messi  Mimmo Iacobuzio, Luciano Petrullo (espressione del centrodestra e già candidato sindaco nel 2004) e Teodoro Lateana “in quota Popolari Uniti).

La decisione di Santarsiero di procedere alla nomina del nuovo Consiglio d’amministrazione è avvenuta perché il Cda in carica, nel rispetto delle nuove norme, era scaduto. Presidente  Luisa Scavone, dirigente della Unità di direzione Organizzazione delle Risorse Umane del Comune di Potenza. Componenti sono Maria Antonietta Sarubbi e Attilio La Ginestra, entrambi funzionari del Comune di Potenza.

Confermato il collegio sindacale composto da Vincenzo Savino (presidente), Michele De Bonis e Gerardo Rossi (sindaci effettivi), Rocco Palese e Maria Carmela Coviello (Sindaci supplenti) e Silvio Ascoli in qualità di nuovo direttore generale.

Un cambio che, però, non è andato giù all’ex dg Marcello Tricarico che decide di presenta ricorso al Tar.

Il Tribunale amministrativo – presieduto da Michele Perrelli, affiancato dai consiglieri  Pasquale Mastrantuono e Giancarlo Pennetti – sentito il legale di Tricarico e quello del Comune, Concetta Matera, nella sua ordinanza ha stabilito che: “prescindendo sia dall’inammissibilità per difetto di giurisdizione, sia dall’inammissibilità per difetto di interesse” il ricorso “risulta pure infondato nel merito”. Pertanto il provvedimento cautelare, chiesto da Marcello Tricarico, è stato respinto.

E per quanto riguarda la richiesta di quantificazione del risarcimento dei danni il Tar non ha speso neanche un rigo di inchiostro.

al.g.

a.giammaria@luedi.it

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