X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

CIAO Frank, ricordo la prima volta che venisti al mio Luna Rossa, a conoscermi come dicesti tu! Era il 1995  avevi da poco aperto Osteria Marconi e parlammo non solo di cibo ma delle difficoltà di fare impresa nella ristorazione della Basilicata. Poi andammo assieme a Verona a Vinitaly, armati solo del nostro entusiasmo, il voler  essere presenti, attivi, di far conoscere il nostro territorio la nostra Basilicata!

Eri curioso di sapere cosa mi aveva spinto ad aprire un ristorante a Terranova di Pollino, un paese dove finisce la strada, al di fuori di ogni logica di impresa,  come facevo a sopravvivere cercando anche di fare cultura.

La stessa cosa io mi chiedevo di te, come farà a sopravvivere a Potenza città piccolo borghese con  una cucina fatta di nuove provocazioni , di nuove proposte, nuove contaminazioni.

Quando ottenni i Tre Gamberi, fosti l’unico chef lucano a chiamarmi a complimentarsi ed io ti dissi, a me i Tre Gamberi a te la stella Michelin, cosi e’ stato. Ecco, questo e’ quello che ci accomuna, mi piace pensarlo al presente, la voglia di fare in una terra non pronta ancora per accogliere un talento come il tuo.

Mi chiamavi Maestro perchè , dico io, sono nato prima di te, ma quante cose tu hai insegnato a tutti noi. Mettersi sempre in discussione, con umiltà, saggezza e studio. Ecco cosa hai lasciato, Franco, un vuoto incolmabile ma anche una grande lezione di vita, dove  se si vuole, anche in una piccola terra come la nostra si puo’ essere grandi protagonisti.

E tu lo sei stato, grande Chef  Frank Rizzuti!

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE