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Gigi Marulla

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COSENZA – È morto a soli 52 anni Gigi Marulla, indimenticato capitano e attaccante del Cosenza Calcio. Marulla, che era nato a Stilo il 20 aprile 1963, si trovava nella sua casa estiva di Cavinia, a Cetraro, sulla costa tirrenica cosentina, quando ha avvertito un malore.

Pare che stesse facendo dei piccoli lavoretti a casa quando, per rinfrescarsi dalla fatica, avrebbe bevuto una bibita troppo fredda. Da lì la congestione che avrebbe portato all’arresto cardiaco. Poco prima delle 14,30 era arrivato cosciente all’ospedale di Cetraro. Qui le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso.

Appena si è sparsa la notizia amici e dirigenti del Cosenza sono arrivati al nosocomio cetrarese. Presenti anche tanti tifosi rossoblù. 

La camera ardente a Cosenza sarà allestita questa sera, dalle ore 19 nella chiesa di piazza Loreto, dove saranno celebrati i funerali, domani martedì 21, alle ore 17. Si parla anche di 3 giorni di lutto ma ancora nulla è stato definito.

IL VIDEO DEL GOL DI MARULLA ALLA SALERNITANA CON IL SUO COMMENTO

IL PROFILO, CHI ERA GIGI MARULLA

Gigi Marulla era nato a Stilo, in provincia di Reggio Calabria, il 20 aprile 1963. Ha legato la sua carriera alle undici stagioni giocate con la maglia del Cosenza Calcio, tre in Serie C1, otto in Serie B totalizzando 330 presenze in campionato e 91 gol. 

Aveva iniziato la carriera all’Acireale in Serie D, stagione 1979-1980, disputando 2 gare. Coi granata giocò anche la stagione successiva e in 28 partite segna 9 gol.

L’anno seguente passa nelle giovanili dell’Avellino, senza mai esordire in prima squadra, che in quella stagione milita in massima serie.

Nel 1982-1983 si trasferisce al Cosenza, in Serie C1, restando fino al 1984-1985, quando diventa capocannoniere del girone B con 18 reti in 27 presenze di campionato. Acquistato dal Genoa, con cui disputa tre campionati consecutivi nei cadetti, coi liguri gioca 100 gare, segna 23 gol.

Nel 1988-1989 torna all’Avellino in Serie B e realizza 10 gol in 30 gare.

La stagione successiva, in Serie B, torna a vestire la maglia del Cosenza, restando fino al 1996-1997 (8 anni consecutivi in B). A Pescara (stagione 1990-1991), il 26 giugno 1991 segna un gol ai tempi supplementari che permette al Cosenza di ottenere la salvezza nello spareggio con la Salernitana. E’ il gol che lo consacra definitivamente tra i miti della tifoseria rossoblù.

Nel 1996-1997, un suo gol realizzato a Padova contro la squadra biancorossa (a tempo quasi scaduto), non basta a salvare dalla retrocessione in Serie C il Cosenza, poiché i veneti pareggiano in pieno recupero.

Chiude la carriera in Serie C2 vestendo in due stagioni la maglia del Castrovillari. In totale segna 147 reti nei professionisti.

Da allenatore nella stagione 2004-2005 ha allenato da novembre il Cosenza 1914 in Serie D. L’anno successivo, in Serie D, ha allenato per un breve periodo l’AS Cosenza, venendo poi esonerato.

A marzo 2008 è assunto dal Gallipoli (Serie C/1) come secondo di Vincenzo Patania. Ad aprile 2010 succede all’esonerato Pino Rigoli sulla panchina del Vigor Lamezia in Serie D, che porta ai play-off (vinti). Nella stagione 2010-2011 allena la Berretti del Cosenza, dalla quale si dimette a gennaio 2011.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO MARIO OCCHIUTO.

 “Gigi Marulla nella nostra città è il simbolo indiscusso del calcio. Nell’immaginario della tifoseria rossoblù, e non solo, un punto di riferimento che incarna i valori di pulizia sportiva e, oltre lo sport, un raro esempio comportamentale. Oggi, con profondo dolore, non riesco ancora a credere di doverne parlare al passato”.

E’ con sincera commozione che il sindaco Mario Occhiuto, a nome suo e dell’intera collettività che si ritrova improvvisamente a piangere l’uomo e il campione, esprime cordoglio per questa scomparsa prematura. 

“Si tratta di un fulmine a ciel sereno – aggiunge Occhiuto – Cosenza tutta è scossa dalla notizia di aver perso uno dei suoi figli più amati, una persona perbene, nata a Stilo ma cosentino d’adozione, un cosentino doc. Indimenticabile il suo gol-salvezza a Pescara, in campo neutro, nello spareggio contro la Salernitana per la permanenza in serie B. Aveva addirittura rifiutato la serie A pur di continuare a giocare indossando la casacca rossoblù. Un amore sempre ricambiato quello fra Cosenza e il suo calciatore-emblema per antonomasia. Alla moglie Antonella e ai figli Kevin e Ylenia, giunga il forte abbraccio di tutta la nostra città. Gigi Marulla continuerà a vivere nei ricordi di chi ha avuto a fortuna di conoscerlo perché – conclude Occhiuto – le bandiere non muoiono mai”. 

LO STADIO INTITOLATO A GIGI MARULLA.

Si fa sempre più concreta l’ipotesi di intitolare a Gigi Marulla lo stadio San Vito. Sarà l’assessore Vizza a portare la pratica nella giunta comunale. Poi spetterà al consiglio comunale da decidere. Lo stadio, in realtà, era già intitolato a Salvatore Perugini, il sindaco della città che fece costruire l’impianto negli anni Sessanta, ma a quanto pare la delibera, proprio di quegli anni, non fu mai esecutiva.

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