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LAGONEGRO – Con l’approssimarsi dell’inizio dei campionati di calcio e pallavolo e della ripresa delle attività agonistiche da parte delle numerose società sportive che operano in paese – dal tennis all’atletica passando per il futsal e il ciclismo – la questione dello stato delle attrezzature e degli impianti di proprietà del comune torna all’ordine del giorno.

Con una lettera protocollata lo scorso 11 settembre infatti, i consiglieri della lista di opposizione “Per Lagonegro”  hanno chiesto «che venga adottata, nel più breve tempo possibile, una deliberazione del consiglio con la quale disporre la decurtazione del 35% delle indennità corrisposte a sindaco, assessori e consiglieri comunali, limitatamente all’anno 2014 e con effetto retroattivo al mese di gennaio, al fine di destinare le somme così risparmiate all’integrazione del contributo regionale denominato “Recupero ed adeguamento funzionale di pista di atletica e palazzetto dello sport”».

Si tratta di un fondo regionale abbastanza consistente di 102mila euro autorizzato sin dal 2012, previo il cofinanziamento da parte del comune di 30mila euro per il completamento dei lavori: i termini sono già scaduti una volta e l’amministrazione si era preoccupata di chiederne ed ottenere una proroga, a causa di mancanza di liquidità nelle casse dell’ente.

I nuovi termini concessi dal governatore Pittella però, scadono il prossimo ottobre e, soprattutto, non c’è più tempo di aspettare perché il Giuseppe Rossi e il PalaSimone – vale a dire lo stadio e il palazzo dello sport che ospitano la Soccer Lagonegro e la Rinascita Volley – versano in condizioni davvero pietose a causa dell’incuria, al limite dell’agibilità, comportando notevoli problemi anche in termini di sicurezza, oltre che di funzionalità per le prestazioni degli atleti.

Sono necessari, solo per questi due impianti, parecchi di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria: al campo sportivo andrebbe addirittura ripristinato il manto erboso, ma il costo di circa 20mila euro al momento appare proibitivo, non si potrebbe stornare dal finanziamento regionale, né sembra che ci siano soggetti privati interessati ad investire in tal senso.

Almeno però si potrebbero rifare gli spogliatoi che cadono a pezzi e rimettere a nuovo la pista di atletica, che viene quotidianamente utilizzata per attività agonistiche e amatoriali da tanti cittadini a cominciare da Lucia Mitidieri, la campionessa di atletica leggera che si è classificata seconda quest’anno ai campionati nazionali di categoria.

Il resto dei soldi andrebbe utilizzato per ristrutturare il palazzetto che si appresta ad ospitare, per la prima volta nella storia della comunità – la ribalta del campionato nazionale di B1, grazie alla promozione strepitosa ottenuta dal sestetto biancorosso nella passata stagione. Al momento non è davvero una bella vetrina di presentazione, nonostante fosse una struttura un tempo all’avanguardia, e la società che lo ha in gestione sta facendo sforzi enormi, anche attraverso campagne di autotassazione dei suoi iscritti, per garantire almeno lo svolgimento delle partite: dal tetto – che ormai funge più come un impluvium delle ville pompeiane – cade acqua sul parquet, le gradinate sono inadeguate e andrebbe anche allestito uno spazio dedicato alla stampa.

Secondo la consigliera Maria Di Lascio «è necessario agire in fretta ed evitare di perdere il finanziamento regionale, perché si tratterebbe di uno schiaffo alle richieste dei nostri concittadini e all’attenzione che merita la nostra cultura sportiva. Una volta ottenuti i fondi si potrà lavorare anche alla costruzione di un consorzio di tutte le società e le associazioni che operano nel settore per accedere direttamente a varie forme di finanziamenti pubblici e sostenere l’intero comparto, che oltre a generare economia è un grande strumento di crescita e socializzazione, ma va adeguatamente sostenuto».

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