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«Matera può essere l’esempio della rigenerazione urbana nei Sassi che possono essere non solo luogo di turismo ma anche di produzione culturale». E’ questo il messaggio che il direttore del Comitato Matera 2019 Paolo Verri ha lanciato dal Maxxi il Museo nazionale delle arti del XXI secolo dove si è parlato di rigenerazione urbana e protagoniste sono diventate per un giorno le sei città candidate a capitale della cultura. La città dei Sassi ha fatto la sua figura con il sindaco Adduce che si è soffermato sull’importanza della cultura, il ruolo che un progetto complessivo come Italia 2019 può svolgere anche per il prossimo futuro.

Il video di candidatura di Matera 2019 ha aperto la conversazione sulla rigenerazione urbana davanti al vertice del Maxxi, rappresentato dalla presidente, Giovanna Melandri, e dalle delegazioni delle altre 5 città candidate, sono intervenuti il sindaco di Matera. Adduce e Verri sono intervenuti sollecitati dalle domande di Lucia Serino, direttore del Quotidiano della Basilicata.

Nell’aprire la conversazione Lucia Serino si è soffermata sulla capacità dei Sassi, “una città nella città, di raccontare storie e di trasmettere emozioni. Un patrimonio culturale che rappresenta un vero e proprio modello di rigenerazione urbana e la capacità di usare risorse naturali secondo i principi del riuso, della riduzione, del riciclo, le tre erre del piano  strategico di Matera”.

Subito dopo è intervenuto Paolo Verri che ha raccontato la storia della candidatura partendo dall’obiettivo di attrarre non turisti, ma abitanti temporanei. In particolare Verri si è soffermato su alcune delle principali tappe della storia della città negli ultimi 50 anni, dall’incontro con Pier Paolo Pasolini alla legge di risanamento dei Sassi all’iscrizione nell’elenco Unesco patrimonio mondiale dell’umanità.

“Stiamo costruendo una candidatura aperta, che per questo abbiamo chiamato Open Future. In questo percorso si inseriscono i progetti principali su cui vogliamo puntare: l’Idea, l’istituto demoetnoantropologico, e l’open design school, la più importante piattaforma di Open design in Europa”.

Subito dopo è intervenuto il sindaco, Salvatore Adduce: “Matera 2019 rappresenta il più importante programma politico di cambiamento della città. Con la nostra candidatura vogliamo rovesciare i paradigmi che per troppo tempo hanno frenato lo sviluppo del Mezzogiorno. Vogliamo dimostrare al Paese e all’Europa che un sud diverso è possibile, che ci sono città meridionali che non chiedono nulla, ma vogliono offrire qualcosa al Paese e all’Europa. Noi offriamo un progetto di cambiamento costruito con la partecipazione dei cittadini, con la partecipazione di una intera comunità regionale e con progetti finalizzati non ad attirare turisti passeggeri, ma a portare abitanti temporanei in grado di produrre nei Sassi lavoro, economia e creatività”.

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