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MATERA – Ieri ha spiegato ai vertici romani del Pd che, a volte «La politica è come la maionese impazzita», descrivendo i mal di pancia id qualcuno all’ipotesi di ricandidatura del sindaco uscente, Salvatore Adduce.
Cosimo Muscaridola, segretario cittadino del Pd non ha dubbi, non ne ha mai avuti: il sindaco Adduce non si tocca e alle polemiche di questi giorni, a chi usa Matera 2019 per fare campagna elettorale risponde subito: «Confondere questi temi vuol dire non volere bene alla città. Sarebbe opportuno che dal dibattito politico ed elettorale resti fuori la città capitale che è un risultato prezioso e importante per Matera, per la Basilicata e per il Mezzogiorno. La nostra vittoria è un simbolo per tutto il sud; nessuno ci ha regalato niente e questo grande risultato si deve, e lo dico con fermezza, al lavoro dell’amministrazione comunale con Adduce in primis e con l’ex presidente della Regione Vito De Filippo e l’attuale Marcello Pittella. Non possiamo ignorare poi, il sostegno morale dei lucani, di tutti i lucani. Sbaglia chi vuole usarlo, invece, come strumento da campagna elettorale, perchè non vuole il bene della città».
A Salvatore Margiotta che dalle colonne del Quotidiano parla di Adduce come del candidato «Migliore solo se ci sono le condizioni per unificare il Pd, andare oltre il Pd, aggregando pezzi della società civile, oggi apparentemente ostili», Muscaridola risponde: «La candidatura di Adduce non è una concessione che fa questo o quel dirigente del partito. Sta nei fatti, perchè lui è stato lo strumento che ha saputo interpretare meglio questo momento propizio che ci ha portato a raggiungere questo risultato. Dobbiamo dire grazie, perciò, alla mancata interferenza politica, cosa che invece si trenta di fare oggi con la spartizione di ruoli fra Comune, Regione e altri enti. E’ un meccanismo che non aiuta».
Il ricorso alle primarie, meccanismo di scelta invocato e applicato sempre più spesso, è il metodo utile anche nel caso-Matera?
«Non condivido la bagarre sulle primarie, che il centrodestra scimmiotta insieme a qualche dirigente politico e non. In linea di massima è uno strumento di alta democrazia e partecipazione, ma quando vengono utilizzate per la battaglia politica per regolamento di conti in un partito o nel centrosinistra, diventano elemento di divisione e non utili a nessuno. Senza regole precise si rischia di mutuare esempi pessimi di altre città».
Ai mal di pancia di chi proprio Adduce non lo vuole, Muscaridola replica: «La politica a volte è come la maionese impazzita. L’importante è riportare tutto nei binari della corretta convivenza, del confronto politico. Con il segretario regionale del Pd e col presidente Pittella spero di lavorare per trovare unità attorno ad una sola candidatura. Dagli incontri con gli altri partiti della coalizione di centrosinistra, è stato sottolineato che le primarie non siano opportune e che la candidatura del sindaco uscente sia naturale. In caso contrario, hanno chiesto di comprendere e analizzare altre ipotesi».
Torna su Matera 2019 e sulle dimissioni di Raffaello De Ruggieri dal Comitato scientifico e di quelle di Angelo Tosto dal consiglio comunale: «Mi sembra – dice – pretestuoso che uno si dimetta una settimana fa e uno a risultato avvenuto. Nel caso di Angelo Tosto, ha affermato che le sue dimissioni in un altro momento avrebbero influenzato il risultato. Se, come è stato detto domenica scorsa in occasione della presentazione del libro di Enzo Santochirico, la vittoria sarebbe arriva comunque, possiamo dire allora che anche senza De Ruggieri e Tosto il risultato sarebbe stato lo stesso. Mi chiedo, poi, cosa sia successo al presidente della Fondazione Zetema che, subito dopo la vittoria, in dichiarazioni rilasciate, aveva parlato di Joseph Grima definendolo il migliore. Cosa è cambiato da allora?».
Smorza, però, i toni e spiega: «Dobbiamo lavorare per unire.
Il centrodestra vuol fare le primarie? Rispetto i loro progetti, ma noi non ne abbiamo bisogno perchè c’è un solo candidato.
Ad oggi alla segreteria cittadina del Pd non è arrivata nessun altra candidatura. Avevamo chiesto ad Adduce la sua disponibilità e lui ce l’ha data. Credo questo sia il momento di dare dignità alla discussione politica e di unirsi attorno ad un solo candidato».

a.ciervo@luedi.it

 

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