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POTENZA – Il San Carlo di Potenza e la Regione Basilicata premiati a Roma con l’oscar di bilancio della pubblica amministrazione. Che significa? Che la Basilicata ha ottenuto un premio in relazione alle migliori pratiche di rendicontazione. E questo non vale solo per la Regione, ma anche per le aziende sanitarie pubbliche, come il San Carlo di Potenza. L’obiettivo lo spiega proprio Patrizia Rutigliano, presidente della Ferpi, la Federazione relazioni pubbliche Italiana. «Gli Oscar di bilancio della pubblica amministrazione – ha detto – sono un’iniziativa il cui senso primario e’ di favorire la “cultura della trasparenza e della credibilità delle amministrazioni”. La pubblicità di dati, informazioni, modalità di scelta dei fornitori e selezione dei progetti serve non solo a garantire il controllo sociale sull’operato dell’amministrazione, ma anche a favorire il miglioramento dei servizi offerti al cittadino e a dare la possibilità di una scelta consapevole».

Dino Piero Giarda, presidente della giuria ha aggiunto: «Il sistema Italia deve mostrare, per la sua appartenenza all’unione economica e monetaria, una gestione della politica di bilancio orientata al pareggio strutturale e al rispetto del vincolo sul saldo effettivo oggi fissato nel 3 per cento del Pil. Il saldo dei conti della pubblica amministrazione che oggi è coerente con entrambi questi vincoli è il risultato dei saldi di tutti gli enti che compongono il sistema pubblico, Comuni, Province, Regioni, Enti previdenziali, Università, Enti autonomi e Stato».

Quest’anno la giuria ha preso in esame tutte le 15 Regioni italiane a statuto ordinario per poter ottenere una percezione dell’insieme e acquisire maggiori elementi di tendenza. L’esame si è poi ristretto alle Regioni che avevano approvato (sia in Giunta che in Consiglio) i bilanci entro i termini regolari ed entro le scadenze previste per la partecipazione al premio, tenendo anche in considerazione il giudizio di parifica della Corte dei Conti.

Per il vice presidente della giuria, Elio Borgonovi, «Per il sistema di tutela della salute si pone il rilevante tema della sostenibilità in termini economici e di risposta di qualità ai bisogni dei pazienti (diagnosi cura riabilitazione) e, più in generale, della popolazione, prevenzione e medicina di comunità. Per affrontare correttamente questa sfida occorre partire innanzitutto dalla chiarezza e dalla trasparenza delle informazioni. L’oscar di bilancio intende perseguire tali obiettivi».

Insomma, nonostante rimborsopoli la Regione è stata premiata dalla Ferpi, che fa capo al direttore relazioni istituzionali e comunicazione della Snam rete gas spa.

Un «ennesimo brutto esempio di propaganda elettorale che ne ha fatto la Giunta» dice Michele Napoli, capogruppo regionale del Pdl, «devo ricordare che il gruppo Pdl in occasione dell’Assestamento di Bilancio 2013, a chiusura della legislatura, ha dovuto abbandonare l’aula per il guazzabuglio di dati e tabelle del tutto incomprensibili, rifiutandosi di assistere al “mercato degli emendamenti pre-elettorali” e denunciando che troppi provvedimenti  di spesa non rispondevano all’indifferibilità e all’urgenza».

in effetti è dal 20 giugno scorso che si discute sui pareri fortemente critici della Cote dei Conti sul bilancio regionale, così come dei deficit sanitari coperti con le royalties. In più ci starebbero le perdite delle società partecipate dalla Regione, soprattutto degli enti sub-regionali: 172,28 ,milioni di euro nel 2011, di cui oltre 165 milioni solo di Acquedotto Lucano.

«E’ vero – dice Napoli – che il presidente della Sezione regionale di Controllo, Rocco Lotito, ha elogiato gli amministratori per aver gestito in maniera oculata la Regione “rispetto ai vincoli derivanti dall’indebitamento, agli equilibri di bilancio e alle rigide norme del patto di stabilità”, ma è anche vero che  ha contestato l’operazione legata ai derivati che ha provocato una perdita di circa 20 milioni di euro. Una battaglia di denuncia che ho condotto nell’aula consiliare in assoluta solitudine, a parte il sostegno dei colleghi del gruppo.

Ancora, la Corte dei Conti ha citato Metapontum Agrobios, Sel, Acqua Spa, Sviluppo Basilicata, Acquedotto Lucano, come esempi di sprechi e di criticità ed evidenziato un altro aspetto segnalato dalle organizzazioni imprenditoriali lucane e quindi non solo dal Pdl: il ritardo della Regione per gli strumenti di programmazione e la prevalenza, nei programmi di spesa, delle spese correnti (76%) su quelle di investimento (solo il 24% nel 2012), terzo peggiore risultato in Italia.

Ciò significa che si spende poco delle somme stanziate per gli investimenti reali e che non c’è capacità di programmare la spesa per rimettere in moto il circuito economico. Siamo dunque ancora lontani nella sostanza da quella trasparenza di gestione più volte invocata dal Governo Regionale.

Infine, ricordo che il Procuratore Regionale della Corte dei Conti Michele Oricchio, in occasione della cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario contabile 2013, il 6 marzo scorso, ha parlato di “tracce di familismo amorale”: “Ci troviamo – sono parole sue – di fronte ad una pluralità di pubbliche amministrazioni che, anche in Basilicata, presentano costi palesi od occulti sproporzionati rispetto ai servizi che offrono ai cittadini contribuendo a creare forme di cattiva gestione della finanza pubblica allargata sovente caratterizzate da quella logica che, a metà degli anni cinquanta, il sociologo americano Banfield efficacemente denominò familismo amorale».

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