X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

DI per sè è già abbastanza assurdo che un ente strumentale della Regione vada avanti in gestione commissariale per oltre sette anni. Ma a questo, ora, all’Alsia di Potenza si aggiunge pure che il commissario manca da ben quattro mesi. L’Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in Agricoltura dal giugno scorso è ormai allo sbando. Il mandato di Andrea Freschi, l’ultimo commissario nominato a maggio dell’anno scorso e poi prorogato per più volte, è scaduto da prima dell’estate, ma la Giunta non ha ancora provveduto a un nuova nomina. Nonostante la legge regionale preveda che il commissariamento vada avanti fino al 2014. La situazione è grave, denunciano i sindacati di categoria. Le conseguenze della vacanza del legale rappresentante sono molto gravi e si fanno sentire sempre di più: in queste condizioni è impossibile procedere alla vendita dei beni fondiari, e quindi usufruire dei relativi ricavi.

Ma soprattutto – secondo quanto riferiscono i sindacati – ci sarebbero progetti già finanziati che rischiano il fallimento proprio per l’assenza del rappresentante legale.

«Al senso forte del dovere dei lavoratori – scrivono le categoria della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil –  si contrappone, dunque, l’omissione gravissima della Giunta Regionale della Basilicata, che ancora non provvede alla nomina». Crescono le proteste dei lavoratori dell’Alsia per la situazione che si è venuta a creare, ma soprattutto crescono le tensioni degli agricoltori poiché non riescono a concludere l’iter delle numerose pratiche per l’acquisto dei beni fondiari, nonostante i versamenti siano stati effettuati dagli agricoltori stessi.

L’iter al momento è bloccato.

L’assenza del commissario impedisce anche la partecipazione ai progetti europei.

Un precedente c’era già stato un anno fa, quando, prima della nomina del direttore generale del dipartimento Agricoltura, Freschi, l’agenzia era stata lasciata al “buio” per altri cinque mesi. Questa volta la mancata nomina potrebbe essere collegata alla crisi politica e scioglimento anticipato della legislatura. Ma le scadenze all’Alsia non possono attendere i tempi della politica. I sindacati lo dicono chiaramente. A questo si aggiungono ulteriori difficoltà per circa 55 precari dell’Alsia. Dopo mesi di battaglie, hanno ottenuto la proroga dei contratti ma ora i loro stipendi viaggiano in ritardo. «E’ urgentissimo – si legge nel comunicato stampa a firma dei tre segretari Laurino (Cgil), Sarli (Cisl) e Coppola (Uil) –  procedere alla nomina del Commissario ed aprire subito un tavolo tecnico a livello regionale per definire le risorse finanziarie necessarie a garantire il funzionamento dell’Alsia e il pagamento degli stipendi ai lavoratori, lasciati nella continua incertezza». E annunciano: se non ci saranno risposte immediate entro una settimana, si riprenderà la mobilitazione dei lavoratori, i quali chiedono, con tutta evidenza, di essere messi nelle migliori condizioni di operare al servizio del mondo agricolo regionale.

marlab

m.labanca@luedi.it

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE