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POTENZA – Altro che maggioranza politica, altro che strumento di stabilità. Il documento “dei 24”, dice Giuseppe Giuzio (FdI), è la leva di nuovi stop all’azione amministrativa di Potenza.
Il documento è quello con cui i consiglieri del centrosinistra più Popolari per l’Italia hanno chiesto al sindaco De Luca di ritirare le dimissioni. Non certo la soluzione all’anatra zoppa, ma almeno un punto di partenza, si era detto, in una situazione di grande difficoltà. All’assenza di stabilità politica – maggioranza in consiglio al centrosinistra, governo sostenuto dal centrodestra – si abbina la grave situazione debitoria del Comune di Potenza.
Poche settimane dopo la ratifica dell’accordo, spiega il consigliere comunale di FdI, sembra che le cose ancora non abbiano preso a marciare per il verso giusto.
«Il documento dei 24 – replica però il capogruppo di Insieme si cambia, Gianluca Meccariello che ha esso al firma in calca a quel testo – corrisponde a una lettera di impegni ed è stato sottoscritto scientemente dai singoli consiglieri, avendo come unico fine il bene della città».
Giuzio ribatte e fa notare che fino alla firma dell’accordo Dario De Luca e la sua giunta, seppur tra mille difficoltà, erano riusciti a fare passi in avanti «verso l’agognata discontinuità con il passato». Oggi, invece, il tempo dell’azione politica scorre tra riunioni, richieste e «bagarre» interne alla coalizione: «oggi tutto sembra essersi rallentato».
La situazione che Giuzio descrive è di grande stallo: i provvedimenti rimangono bloccati in commissione, tutte presiedute da consiglieri del centro sinistra, senza trovare soluzioni. Secondo una lettura più amara, aggiuge, «torna così la “palla” in mano al “sistema” e inizia la solita solfa. Potenza è in un torpore economico, sociale e culturale e qualcuno ancora cerca di mettersi in vetrina non capendo che è tempo di fare fatti».
Ma siamo sicuri che la responsabilità sia solo da una parte? Meccariello risponde a Giuzio spiegando che «il consiglio comunale ha una funzione di mero indirizzo e controllo, e diviene assolutamente determinante solo in occasione degli appuntamenti relativi al bilancio». E lì, in aula, nel centrosinistra stanno lavorando «per il bene della città e non per rivendicare primogeniture. Qualcuno, invece, ancora una volta, crede di guadagnarsi la benevolenza delle famiglie e della popolazione potentina adottando la solita tecnica: partecipare alle decisioni e raccontare sulla stampa che le responsabilità negative sono degli altri».
A ben guardare l’urgenza sul fronte politico «è uscire dall’equivoco. L’impegno dei 24 – sostiene Meccariello – continuerà sempre e solo nell’interesse della comunità potentina e non per rivendicare posizionamenti di ogni tipo».
L’appuntamento è in consiglio comunale «per lavorare in serenità e piena autonomia su ogni provvedimento». Voto per voto.

s.lorusso@luedi.it

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