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Legambiente di Matera ha attivato un campo di lavoro internazionale per la bonifica dai rifiuti di un’ala del «Palazzo delle Buone Pratiche», un immobile del Sasso Caveoso concesso parzialmente in uso dieci anni fa a Legambiente e Tolbà dal Comune, Prefettura, Agenzia delle Entrate e Ministero dell’Interno perchè «bene» sottratto alla criminalità. Lo hanno reso noto il presidente del circolo Marcello Santantonio, e dei Volontari per l’Ambiente, Pio Acito, nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato anche l’assessore comunale all’igiene urbana, Giuseppe Falcone.

Undici ragazzi, che hanno aderito al programma World Heritage, hanno ripulito dai rifiuti l’immobile e realizzato anche un piccolo impianto per l’acqua calda. L’ala «bonificata» è attigua a spazi già in uso alle due associazioni, che svolgono attività di protezione civile, assistenza agli immigrati, scambi internazionali e campagne di educazione ambientale: «Chiediamo – hanno detto Santantonio e Acito – agli Enti proprietari dell’immobile di evitare che un bene pubblico ricada nell’abbandono e nell’abusivismo. Da parte nostra c’è l’impegno a proseguire con i campi fino al pieno recupero dell’edificio. Idee e progetti non mancano, come l’attivazione a breve di gruppi di acquisti solidali e iniziative di cooperazione internazionale». Il cantiere, giunto a metà dell’opera, si concluderà il 4 luglio. Falcone ha assicurato l’impegno del Comune a seguire le diverse problematiche e ha annunciato la costituzione di una squadra di operatori per la pulizia periodica degli immobili che versano in situazione di degrado.

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