X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

CROTONE – C’era anche una donna nata a Cirò Marina ma residente a Siderno tra gli ostaggi liberati in Kenya dopo l’assalto al centro commerciale di Nairobi. Si tratta di Rita Caparra, 57 anni, che ha un legame molto stretto con l’Africa, dove si reca spesso. La donna, vedova, lavora come fisioterapista all’Istituto Missionari della Consolata ed è una laica missionaria della Consolata presso Volontariato in Kenya. E’ stata lei stessa a dare l’allarme utilizzando il suo profilo Facebook. Mentre a rassicurare sulle sue attuali condizioni è stato il figlio Giulio Calautti il quale ha riferito di averla sentita «telefonicamente. E’ libera e sta bene. E’ già rientrata a casa». 

La donna si trovava all’interno del Westgate con una rappresentante dell’ambasciata italiana. Dopo comprensibili attimi di terrore, la donna è stata fortunatanente liberata insieme ad altri ostaggi italiani.

Rita Caparra è molto conosciuta in città sia per la sua attività di fisioterapista che periodicamente svolge presso l’Istituto missionari della Consolata e di missionaria laica nonchè per il suo fervente dinamismo in ambito della religione cristiana. Lei stessa, ha sempre dichiarato, di avere un rapporto molto forte con il continente africano dove si è recata spesso negli ultimi anni. La donna si trovava all’interno del centro commerciale assaltato insieme ad una rappresentante dell’ambasciata italiana ed è stata liberata dopo aver vissuto attimi di autentica paura. 

“Ho paura, sono in ostaggio”. Sono le parole scritte sulla sua pagina facebook da Rita Caparra, la missionaria laica di Cirò Marina rimasta ostaggio nel centro commerciale preso d’assalto a Nairobi e poi riuscita a mettersi in salvo.

«Ho paura, sono in ostaggio». Aveva scritto sulla sua pagina facebook Rita Caparra «Devo aspettare – ha poi scritto rispondendo ad un post – sono chiusa in un negozio del centro commerciale. La polizia sta cercando di liberare dai terroristi il centro commerciale. Sparatoria e morte sono i dialoghi dei terroristi». A queste parole poi la donna ha aggiunto anche un «sto bene», precisando prima che la batteria del cellulare si scaricasse che «gli assalitori sarebbero 18 e polizia non esclude che movente attacco sia terroristico e non rapina. Testimoni hanno riferito tre corpi a terra nel parcheggio».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE