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CATANZARO – Nelle sezioni 39 e 52 mancano i certificati medici di quattro elettori disabili regolarmente ammessi a votare mentre nella sezione 85 tre schede contenenti voti validi non risultano correttamente autenticate in quanto timbrate ma non firmate da uno scrutatore. E’ quanto emerso dalle verifiche sulle schede elettorali delle elezioni comunali di Catanzaro del maggio scorso svoltesi stamattina in Prefettura. I controlli, disposti dal Tar Calabria dopo i due ricorsi presentati dal centrosinistra contro il risultato elettorale, si concluderanno venerdì 28 settembre quando termineranno i riconteggi sul seggio 85, dove la notte dello spoglio fu necessario l’intervento delle forze dell’ordine e dove la commissione centrale elettorale ha già accertato la presenza di alcune anomalie. Entro il 10 ottobre la relazione dovrà essere depositata al Tar che dovrà stabilire se queste anomalie siano sufficienti per annullare, anche solo parzialmente, le ultime comunali del capoluogo. 

Nei precedenti controlli da parte della Commissione erano emerse altre anomalie. In particolare, nella sezione 18 è stata riscontrata la mancanza di una scheda rispetto al numero contenuto nei verbali; nello stesso seggio alcune schede risultano votate con l’utilizzo di una grafia identica, che fa sospettare l’utilizzo di un normografo, ipotesi al vaglio della Procura della Repubblica. Durante i lavori della Commissione è anche emerso che in sette sezioni il numero delle schede autenticate e non votate non corrisponde a quello indicato nei verbali. 

Parallelamente al lavoro voluto dai giudici del Tar, prosegue l’attività della Procura della Repubblica che ha aperto un fascicolo su una presunta compravendita di voti che ha già portato all’iscrizione nel registro degli indagati di sei persone, tra cui il consigliere comunale della maggioranza Francesco Leone. Il sostituto procuratore titolare dellinchiesta, Gerardo Dominijanni, ha trasmesso al gip tutti gli atti necessari per lo svolgimento dell’incidente probatorio chiesto per acquisire le testimonianze di una quindicina di persone che nel corso degli interrogatori al pm hanno fatto riferimento al pagamento di denaro ed alla promessa di posti di lavoro in cambio di voti. Sulla richiesta il gip dovrà pronunciarsi nei prossimi giorni valutando anche le eventuali opposizioni da parte dei legali degli indagati. Quindi, se riterrà ammissibile la richiesta del pm, dovrà fissare la data per lo svolgimento dell’incidente probatorio.

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