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Due agenti di Polizia penitenziaria sono stati aggrediti ieri sera da un detenuto italiano nel carcere di Potenza: uno ha riportato ferite giudicate guaribili in 20 giorni, l’altro è ricoverato all’ospedale San Carlo del capoluogo lucano per problemi a un occhio.

La denuncia è arrivata dai sindacati Sappe, Uspp e Osapp.

Il segretario regionale del Sappe, Saverio Brienza, ha sottolineato che «non possiamo più tollerare simili violenze: quella di ieri è la terza violenza in pochi mesi. Il sistema è al collasso – ha aggiunto – mentre le autorità dell’amministrazione penitenziaria continuano a sottrarre le necessarie risorse umane ed economiche, i detenuti ne approfittano dell’attuale “debolezza” di uno Stato che non pensa a garantire maggiore sicurezza al proprio popolo».

Per Vito Messina (Uspp Polizia penitenziaria), «sembra che siamo abbandonati dai vertici dello Stato che dovrebbero essere
al nostro fianco: ciononostante più volte ci siamo rivolti sia al Provveditore Regionale che al Dipartimento centrale, affinché
fossero presi gli accorgimenti tecnico-operativo, al fine di scongiurare questi episodi, che si stanno registrando nella struttura Penitenziaria di Potenza e stranamente in nessun’altra struttura della Regione, almeno con questa frequenza».

Si è aggiunto anche il commento della segreteria regionale della Uil Penitenziari ha poi evidenziato che «frustrazione e demotivazione sono presenti negli animi del personale che opera ai confini della civiltà». 

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