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Aveva un sogno nel cassetto. Si è impegnato negli anni per la sua realizzazione. Ora vede i risultati. Da giovanissimo Angelo Digrottola, quarantenne venosino, affiancava il padre Giuseppe nella gestione del biscottificio, che dal 1979 manteneva viva la tradizione con prodotti tipici locali di qualità come pizzicannelli, calzoncelli, taralli, amaretti. Il sogno di Angelo era quello di allargare l’offerta al pubblico, affiancando ai dolci tradizionali specialità apprezzate e richieste, ma prodotte fuori dalla Basilicata. «Sono stato sempre attratto dal panettone, legato ai ricordi delle festività natalizie della mia infanzia- ci racconta, emozionandosi, Angelo- Fino al 1988 “Panettone” era sinonimo di Milano, del Nord Italia; era una specialità estranea alle nostre tradizioni. Allora mi sono detto perché non creare un nostro panettone?» Da questo desiderio è nata una sfida e un impegno, che è durato vari anni prima di produrre effetti. «Mi sono iscritto nell’ottobre 1988 al corso di panettoni tenuto da eccellenti maestri pasticcieri di Milano, che hanno iniziato ad introdurmi nel settore svelandomi poco alla volta i segreti del dolce natalizio per eccellenza, rinomato e apprezzato in tutto il mondo. Negli anni successivi ho frequentato altri corsi di specializzazione per migliorare la mia preparazione padroneggiare le varie tecniche, facendo piccole sperimentazioni con le relative verifiche in famiglia e con gli amici». Nel 2009 il biscottificio si trasforma ne “L’Arciere rosso”. E Angelo pensa di mettere nella faretra dell’arciere nuove frecce. «Dopo anni di formazione sul campo alla corte di maestri pasticcieri rinomati, mi sono sentito pronto per fare il grande passo avanti e produrre un panettone artigianale venosino- ci svela Angelo Digrottola- E’un panettone che ci viene riconosciuto da esperti e clienti come prodotto di eccellenza». A questo punto siamo curiosi di conoscere la ricetta utilizzata. «Il segreto sta nell’utilizzo del “lievito madre”, nell’assenza di conservanti e coloranti: questo consente all’ “Arciere rosso” di avere nella sua faretra un prodotto di alta qualità- precisa Digrottola- Utilizziamo cioè un procedimento di fermentazione che richiede tempi lunghi e ci consegna un dolce altamente digeribile». L’avvio di questa esperienza non è stata semplice. «La mia iniziativa è stata accolta tra diffidenza e incredulità. Nessuno credeva nella riuscita della mia iniziativa. I risultati sono arrivati poco alla volta- ci confessa Angelo- Gli ingredienti di alta qualità utilizzati, il loro giusto dosaggio e i tempi di cottura calibrati dopo le sperimentazioni degli anni precedenti, hanno consentito di mettere sul mercato un panettone venosino che non teme rivali. Lo dimostra l’incremento costante delle vendite e le richieste che ci provengono anche dall’estero. Insomma, quella che era una sfida impossibile, si sta dimostrando una strada percorribile che ci regala grandi soddisfazioni». Il panettone artigianale venosino si presenta in una vasta gamma di offerta al pubblico: panettoni tradizionali (uvette, canditi e cedro), panettone con tris di cioccolato (bianco, al latte e fondente), panettone mandorlato. Non solo tradizione, ma anche innovazione con: panettone arancio e cioccolato; ai frutti di bosco e cioccolato bianco; fichi e melograno; alla mandorla; all’albicocca. «Continuiamo a sperimentare per avere il meglio da offrire ai clienti puntando tutto sulla qualità di un prodotto, come il panettone,- conclude Angelo Digrottola- che oggi non è più sinonimo di Milano, e che noi abbiniamo al nome di Venosa».

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