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La Basilicata «è una delle regioni a più alto rischio di usura», e la criminalità «pur non suscitando allarme assoluto, continua tuttavia, permanendo in una situazione apparente di stallo, a destare viva preoccupazione; nè può indurre a un minor grado di apprensione, il territorio lucano, come uno dei meno permeati, in Italia, dagli asfissianti tentacoli della criminalità organizzata». E’ quanto affermato dal procuratore generale presso la Corte d’Appello di Potenza, Massimo Lucianetti, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario che si è svolta stamani, a Potenza.

Lucianetti, inoltre, ha evidenziato che nel 2011 «le organizzazioni criminali hanno fatto avvertire la loro particolare pericolosità attraverso azioni intimidatorie a fini estorsivi, sia nella zona di Potenza che in quella di Matera, dove i ricorrenti episodi di incendi e danneggiamenti, con intenti estorsivi, hanno provocato un allarme sociale tra gli imprenditori e gli agricoltori».

Lucianetti ha ricordato che ricordato che il numero di rapine è aumentato del 24%, e nel tribunale di Matera sono quintuplicate le iscrizioni «per il grave reato di concussione». Sul versante del funzionamento della giustizia, secondo Lucianetti c’è «ancora una vetusta organizzazione» con una «abnorme utilizzazione, tutta italiana, dello strumento-processo per finalità ad esso estranee».

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