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REGGIO CALABRIA – E’ indagato per concorso esterno in associazione mafiosa l’imprenditore vittima di estorsioni da parte delle cosche della fascia ionica reggina arrestati stamani dalla polizia.   Secondo l’accusa, infatti, nella sua veste di imprenditore edile aveva instaurato con la ‘ndrangheta e in particolare con la cosca Cataldo di Locri e Commisso di Siderno, anche con relazioni di carattere personale, un rapporto stabile grazie al quale, pur versando all’organizzazione somme di denaro a titolo estorsivo, aveva la possibilità di ottenere importanti lavori.   Col suo atteggiamento, l’imprenditore, secondo l’accusa, consentiva inoltre alle cosche di infiltrarsi negli appalti pubblici grazie alla sua impresa edile, ed in cambio otteneva oltre alla «protezione mafiosa», una serie di vantaggi quali la possibilità di un dialogo privilegiato con esponenti della ‘ndrangheta di altre aree della provincia di Reggio e quindi di contrattare termini e condizioni più convenienti per la protezione dei cantieri.

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