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La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) chiede all’Ente Parco Appennino lucano di revocare con urgenza il nulla osta rilasciato all’Eni con deliberazione del settembre 2012. Il permesso serve ad un primo via libera alla realizzazione della «strada di accesso alla futura area pozzi Caldarosa 2/3 da realizzarsi nel comune di  Calvello».

Il nulla osta del parco, spiega la Ola, «non solo ricade in un’area di  grande valenza naturalistica, ma è stata  oggetto di revoca da parte degli uffici regionali disposta in  autotutela con analoga determinazione dirigenziale regionale.» Sul caso la Ola sta battagliando con l’associazione “Articolo 9”: le due organizzazioni hanno chiesto un intervento del ministero davanti a «palesi incongruenze sull’operato degli enti di salvaguardia del territorio nell’autorizzare opere e pozzi petroliferi che incidono sull’area protetta, in contrasto con le vocazioni naturalistiche e ambientali preesistenti.»

«Sui pozzi Caldarosa 2/3 – evidenzia la Ola – sono già stati  interessati anche gli organismi comunitari competenti, per scongiurare  danni irreversibili nelle aree di grande interesse  paesaggistico-ambientale ove sono presenti acquiferi facenti parte del  sistema europeo dei bacini idrici.»

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