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CATANZARO – Poco meno di mille anime (esattamente 978), ai piedi della Sila Piccola ed un’economia basata sulla castanicoltura e le risorse del bosco: Cicala è il piccolo centro del catanzarese che, secondo quanto emerge dal blitz della Polizia all’aeroporto romano di fiumicino, rappresenterebbe l’epicentro di una truffa consistente nel rilascio di licenze per l’attività di noleggio con conducente al di fuori dei requisiti della legge. Sarebbero infatti oltre 200 le autorizzazioni rilasciate dal comune calabrese. Il sindaco Alessandro Falvo, eletto alla testa di una lista civica, tiene a precisare: «L’attuale amministrazione non ha nulla a che fare con questa vicenda, appena ci siamo insediati abbiamo modificato il regolamento comunale che prima non faceva alcuna differenza tra licenze per auto e licenze per autobus». Per Falvo, primo cittadino dal maggio del 2011, la conclusione dell’inchiesta non è una novità: «Hanno acquisito tutta la documentazione a gennaio scorso – spiega all’AGI – e noi abbiamo subito verificato la situazione e mi sono accorto che c’erano anomalie, ma gli uffici hanno sempre risposto che era tutto in regola. In ogni caso, ho deciso di acquisire un parere legale da un avvocato esperto in materia ed abbiamo deciso di modificare il regolamento comunale che è stato approvato nel 2007 e modificato un mese prima della mia elezione, anche se già prima del 2007 esisteva un regolamento sulla materia». 

Per un paese di 978 anime, un affare del genere ‘aggiusta’ il bilancio: «E’ vero – ammette il primo cittadino – non ricordo le cifre precise, ma mediamente incassiamo intorno ai 60mila euro all’anno grazie a queste licenze. Tenga conto che i tagli dello Stato hanno inciso sui nostri conti per 70mila euro annui, quindi i calcoli sono presto fatti. Per quanto mi hanno comunicato gli uffici, comunque, le licenze che si rinnovano automaticamente di anno in anno sono circa un’ottantina. Il precedente regolamento non faceva distinzione tra il noleggio con conducente per autovetture e quello per autobus, erano una sorta di ibrido, mentre il parere legale che abbiamo richiesto ha evidenziato differenze evidenti. Per questo abbiamo annullato la possibilità di concedere quelle per auto, mantenendo quelle per i pullman che sono invece liberalizzate, purchè si rispettino certi parametri». Nell’inchiesta sarebbero coinvolti i due consigli comunali che hanno approvato i regolamenti.
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