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ACERENZA- è passato ormai un anno da quando l’arcidiocesi di Acerenza vive un vuoto incolmabile a causa della mancanza del proprio pastore e dal Vaticano ancora nessuna “fumata bianca”.
Nonostante una richiesta diretta e sentita indirizzata a Papa Francesco dai fedeli dell’arcidiocesi inviata nelle scorse settimane, la nomina dell’arcivescovo da parte del Santo Padre ancora sembra lontana. Da mesi, Acerenza si fa capofila di una missione diretta a riportare un arcivescovo nella sede attualmente vacante. Cosi, le associazioni presenti sul territorio acheruntino da quelle culturali, sociali, di categoria, sindacali, sportive e politiche in sinergia con i sindaci dei 17 comuni dell’Arcidiocesi di Acerenza hanno stilato un documento per esprimere il disorientamento emotivo che colpisce un popolo in attesa dell’arrivo del proprio Pastore. L’arcidiocesi di Acerenza, la prima fondata in Basilicata e tra le più antiche dell’Italia meridionale, conosciuta per la grande storia scritta dal ministero degli arcivescovi che si sono succeduti, si trova oggi in una condizione di evidente debolezza per questo vuoto ecclesiale che la avvolge.
Le associazioni attive in quest’iniziativa insieme ai Comuni si rivolgono a Papa Francesco per rivendicare la nomina della Guida spirituale tanto attesa, a seguito del trasferimento di Mons. Giovanni Ricchiuti a Vescovo della Diocesi di Altamura, Gravina, Acqua Viva delle Fonti. Si legge nella lettera «Riteniamo che, privando oggi questa Diocesi del Pastore, si rischierebbe di frammentare la comunione ecclesiale costruita nel tempo, si priverebbe il territorio di una presenza significativa nei vari ambiti della vita sociale (famigliare, culturale e amministrativa)».
È evidente il timore dei sottoscrittori di poter perdere il custode della carità in un contesto sociale come quello attuale, intimidito dall’emergenza della povertà non solo materiale ma anche spirituale. Anche le piccole diocesi hanno ancora molto da esprimere. È questo l’urlo dei fedeli dell’arcidiocesi acheruntina, che attendono ancora con ansia una risposta dal Vaticano. L’arcidiocesi manterrà la sua autonomia? Arriverà la nomina di un arcivescovo? Intanto i fedeli pregano per un lieto fine.

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