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POTENZA – Due incontri interlocutori che non fanno presagire nulla di nuovo. Quello con l’azienda Facility, in Confindustria, porterà quasi sicuramente, martedì prossimo quando si terrà un nuovo incontro, alla verbalizzazione di un mancato accordo da parte dei sindacati.
Perché i tagli proposti dall’azienda al servizio di pulizia e vigilanza degli impianti comunali, sull’ultima rimodulazione della spesa, è pari al 60 per cento contro un massimo di 30 proposto dai sindacati.
Un taglio che sugli 81 lavoratori Facility, 85 se si considerano anche i così detti bagnanti della piscina di Montereale, equivale a 37 esuberi e una riduzione del 40 per cento sui rimanenti, ovvero altri 7 licenziamenti.
Un mancato accordo porterebbe la questione, da iter, alla Regione Basilicata per l’eventuale applicazione dei contratti di solidarietà.
E questo solo fino a giugno, quando verrebbe approvato il bilancio provvisorio regionale.
A quel punto si dovrebbe verificare l’esistenza delle giuste condizioni per vincolare i 200 mila euro trasferiti dall’Ente regionale al Comune di Potenza ai lavoratori Facility, punto sul quale ieri pare non sia arrivata alcuna rassicurazione dall’amministrazione comunale.
I sindacati, pertanto, continuano a chiedere l’annullamento dei licenziamenti previsti con il provvedimento del 26 febbraio scorso, in quanto considerati «illegittimi» rispetto alla rimodulazione successiva dei costi del servizio, il 30 marzo scorso.
L’Unione sindacale di base è sempre più convinta che l’unica via percorribile sia quella dell’internazionalizzazione del servizio affidandolo ad Acta.
Proposta che ancora una volta ieri ha visto le perplessità del vicesindaco Bellettieri e dell’assessore comunale allo sport Giovanni Salvia a causa dell’impossbilità della società interamente a capitale pubblico, ad assumere in pieno dissesto.
Ma il sindacato non si ferma. Ha intenzione infatti di spingere affinchè la giunta regionale si rivolga alla Corte dei conti per ricevere parere rispetto all’affidamento ad Acta, in modo che in caso sia positivo, diventi vincolante per il Comune di Potenza.
Sembra infine persa definitivamente la battaglia di Ariete, l’altra ditta che gestisce le pulizie nelle scale mobili della città, i cui dipendenti sono stati licenziati dallo scorso primo aprile a causa dei crediti maturati dall’azienda nei confronti del consorzio Cotrab, che gestisce il trasporto pubblico locale. Ariete, dopo aver mantenuto i livelli occupazionali dopo la chiusura del ponte attrezzato il 23 gennaio scorso e la scissione del contratto ordinata da Cotrab dal primo marzo attraverso le ferie forzate, alla fine ha mollato il colpo, lasciando tutti i lavoratori a casa.
Forse uno spiraglio potrà aprirsi con la riapertura delle scale mobili Santa Lucia, tra una ventina di giorni come dichiarato da Bellettieri, il tempo necessario per effettuare la manutenzione. Ma è tutto da verificare.

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