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CATANZARO – Illegittimità, ritardi, errori. Nell’attribuzione di incarichi, nell’erogazione di fondi e nell’espletamento di selezioni per progressioni verticali di carriera. All’Arpacal non tornano i conti. L’elenco di irregolarità e carenze è lungo. Lunghissimo. Racchiuso nelle 60 pagine di una relazione esplosiva, che l’ispettore del ministero dell’Economia, Giovanni Logoteto, ha messo insieme dopo aver spulciato per mesi tra le carte raccolte presso l’Agenzia regionale per l’Ambiente della Calabria. Lì dove dall’11 aprile all’11 maggio ha portato avanti una verifica amministrativo-contabile disposta dal Ministero in seguito alla richiesta di accesso agli atti sollecitata dalla Procura di Catanzaro, per mano del sostituto procuratore Gerardo Dominijanni. Il quale, ormai da tempo, ha posato gli occhi e il naso sul presunto verminaio che sembra trovare conferma nelle drastiche conclusioni tratte ora dallo 007 ministeriale; che, in 16 punti, sintetizza i rilievi, già spediti alla volta di tutti gli organi competenti, magistratura contabile compresa. Con tanto di riferimenti normativi annotati a lato di ogni presunta violazione commessa. Da chi, sarà il magistrato titolare del fascicolo ad accertarlo.

IL SERVIZIO COMPLETO, A FIRMA DI STEFANIA PAPALEO, SULL’EDIZIONE CARTACEA DI OGGI DEL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA.

 

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