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CROTONE – Due fratelli, Giovanni e Vincenzo Scarriglia, di 30 e 27 anni, sono stati fermati dagli agenti della squadra mobile di Crotone per il tentato omicidio di un loro cognato, Piero Ranieri, di 38 anni (LEGGI LA NOTIZIA) che lo scorso 4 novembre era stato vittima di un agguato e che dopo essere stato tenuto in terapia intersiva con prognosi riservata, nella serata del 6 novembre si era risvegliato dal coma farmacologico confermando agli inquirenti che a sparargli era stato proprio Scarriglia.

Gli agenti della polizia di Stato di Crotone hanno ricostruito in brevissimo tempo l’accaduto ed hanno fermato i due fratelli che risultano indagati in concorso tra loro e con altri soggetti al momento rimasti ignoti.

IL MOVENTE – All’origine del ferimento ci sarebbero motivi economici familiari «posto che gli indagati sono gli ex cognati della vittima, alla quale sarebbero state avanzate più pretese di denaro, parte del quale sarebbe servito a mantenere la figlia, rimasta con i nonni». Anche se «altro elemento di contrasto sembra essere riconducibile all’appartamento presso il quale vivevano e la moglie. Tale immobile popolare, con il consenso dello stesso Ranieri, sarebbe stato lasciato nella disponibilità di un soggetto, gravato da numerosi precedenti ciò – spiega la polizia – avrebbe determinato ulteriori frizioni tra le parti, poiché i familiari della ex moglie avrebbero avuto in animo di ottenere la possibilità di fruire della casa».

IL TENTATO OMICIDIO – Secondo la ricostruzione degli inquirenti Giovanni Scariglia sarebbe l’autore materiale del tentato omicidio e Vincenzo uno dei mandanti, del tentato omicidio di Piero Ranieri, contro cui sono stati esplosi cinque colpi di pistola cal. 7,65. Giovanni Scariglia, dopo avere raggiunto la vittima l’avrebbe chiamata e, dopo averla fatta girare verso di sé, avrebbe esploso almeno sette colpi di pistola, dandosi poi alla fuga e facendo perdere le proprie tracce. «Tuttavia – si legge in una nota della stessa polizia – l’avventatezza con la quale è stata condotta l’azione delittuosa ha esposto a grave pericolo le numerose persone che erano presenti in strada, tra cui diversi minori, tanto che uno di questi sarebbe rimasto ferito di striscio dietro un orecchio. Gli uomini della Squadra Mobile, infatti, hanno riscontrato la presenza di punti di impatto dei proiettili anche su una vettura parcheggiata in zona e frammenti di ogiva in terra; anche l’auto a bordo della quale era da poco giunto Ranieri è stata colpita sul portellone posteriore e sul lunotto».

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