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REGGIO CALABRIA – I Carabinieri di Reggio Calabria hanno arrestato un latitante, Francesco Luppino di 36 anni, ricercato per omicidio e tentato omicidio in concorso, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, e altre cinque persone, per favoreggiamento personale. Il blitz è scattato nel corso della notte.

GUARDA IL VIDEO DELL’IRRUZIONE E L’ARRESTO DEL LATITANTE

Luppino è destinatario di ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale di Palmi il 6 settembre 2013. L’uomo è ritenuto presunto responsabile, in concorso con altre persone, dell’omicidio di Giuseppe Arimare, ed al ferimento di Bernardo Princi, avvenuto nel comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, il 2 settembre 2013.

LE FOTO DELLE PERSONE ARRESTATE E DELLE ARMI SEQUESTRATE

Le indagini, coordinate dal procuratore di Palmi, Emanuele Crescenti e dal sostituto Francesco Ponzetta, hanno visto i Carabinieri della Compagnia di Palmi e dello Squadrone eliportato cacciatori Calabria, impegnati sulle tracce del latitante fino alle porte di Reggio Calabria, dove hanno individuato una zona dove i favoreggiatori del latitante si sono recati diverse volte. 

La scorsa notte l’epilogo. Dopo alcuni giorni di osservazione, i Carabinieri hanno notato un’autovettura in uso ad uno dei presunti fiancheggiatori che si parcheggiava, sono scesi due uomini che sono entrati in una delle abitazioni considerate possibile rifugio del latitante. I Carabinieri hanno circondato la zona e hanno fatto scattare il blitz alle 22.30. 

Durante l’irruzione il latitante e alcuni occupanti hanno tentato la fuga, ma sono stati subito bloccati. All’interno dell’abitazione, sono stati identificati Domenico Trimarchi di 24 anni, e Antonino Laurendi di 19 anni, entrambi parenti di Luppino, Mimma Corsaro di 41 anni, Rosy Curatola di 19 anni, Francesco Curatola di 56 anni, utilizzatori dell’immobile. I cinque secondo gli investigatori avrebbero fornito appoggio, sia fisico che materiale al Luppino. Durante la perquisizione domiciliare, sono state rinvenute e sequestrate armi e munizioni, riconducibili a Francesco Curatola: 1 fucile sovrapposto cal.12 privo di marca e matricola; 50 cartucce per fucile cal.12; 1 pistola semiautomatica cal.7.65 marca Regina con matricola abrasa munita di caricatore; 25 cartucce cal.7.65; 1 carabina ad aria compressa marca Gamo. Francesco Luppino e Francesco Curatola sono stati associati presso la casa circondariale di Reggio Calabria, mentre tutti gli altri sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

 

 

 

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