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CI potrebbe essere il mercato della droga nella Capitale dietro al sequestro lampo di uno studente calabrese avvenuto a Roma nel novembre scorso. Un uomo di 40 anni è stato arrestato dai carabinieri al termine delle indagini su ciò che avvenne 6 mesi fa. Il ragazzo rapito, 23 anni, è il figlio di un boss della ‘ndrangheta del clan Coluccio.

L’uomo arrestato ha precedenti ma non per associazione mafiosa. Avrebbe agito almeno con altri quattro complici, non ancora identificati. L’episodio del sequestro risale allo scorso 27 novembre, quando il giovane fu aggredito in strada in pieno giorno a Roma, nei pressi della sua abitazione nel quartiere Africano, da un gruppo di sconosciuti che lo caricarono di forza su un’auto allontanandosi. A dare l’allarme al 112 furono alcuni passanti che avevano notato la scena. 

Le indagini sono state condotte dal Nucleo investigativo di via in Selci, anche in considerazione della possibilità che la vicenda potesse essere maturata nell’ambito di uno scontro tra clan calabresi. Il clan “Coluccio” infatti, attivo nella zona di Roccella Ionica in provincia di Reggio Calabria, è ritenuto una delle compagini calabresi più attive nella gestione del narcotraffico internazionale dal Sudamerica. I carabinieri ascoltarono il giovane dopo il suo rilascio, e nonostante la reticenza della vittima, sono riusciti a identificare uno dei rapitori. L’uomo è stato rintracciato e arrestato a Maropati, in provincia di Reggio Calabria con la collaborazione dell’Arma locale ed è ora recluso nel carcere di Palmi.

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