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CARIATI – Ritorniamo sull’eterna questione dell’asilo di Via Berlinguer ancora non restituito alla collettività. Costruita 30 anni fa, la struttura, che per qualche tempo adempie alle sue funzioni, balza agli onori della cronaca nazionale nel 2008 quando, dopo una denuncia del “Quotidiano”, di essa si occupa un servizio di “Striscia la notizia” per sottolinearne lo stato pietoso di completo abbandono.
L’8 novembre 2012, a seguito di alcuni servizi giornalistici che chiedono lumi sulla perdurante non entrata in funzione dell’asilo e sugli arredi di complemento, il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici Leonardo Montesanto commenta: «La fornitura per gli arredi e per le attrezzature è stata regolarmente eseguita, inventariata, contabilizzata e trasmessa alla Regione Calabria, come documentato da certificato di regolare esecuzione del 12 ottobre 2012. Gli arredi e le attrezzature si trovano all’interno della struttura. L’assegnazione dei locali ad una cooperativa già individuata, così come da progetto concordato con la Regione Calabria, avverrà soltanto dopo il rilascio dell’agibilità, allo stato mancante e per la quale è stato già affidato incarico ad un professionista del luogo».
L’asilo, come lo definisce un distinto signore che abita in Via Berlinguer, «è un fiore nel deserto», talmente è stato ben rifinito in ogni minimo dettaglio, tanto che il sindaco, Filippo Giovanni Sero, il 30 aprile del 2013 garantisce che la struttura «presto aprirà. Credo che questa amministrazione abbia il merito storico di aver recuperato un bene che era abbandonato da decenni ed era alla mercè di vandali. Abbiamo ottenuto l’agibilità e nelle prossime settimane sarà tutto a posto».
 Di settimane ne passano 48 e non accade nulla, «oppure – come dice un arguto ex sindaco – si aspetta l’approssimarsi delle prossime consultazioni comunali per fare dell’asilo una merce di scambio?».
Ma non finisce qui, perché il 6 dicembre scorso, come dire l’altro ieri, il sindaco ritorna alla carica e spiega: «Le questioni burocratiche hanno rallentato il processo di affidamento della struttura. Ma si può tirare un sospiro di sollievo. Porta la data di ieri (giovedì 5 dicembre 2013) la consegna della documentazione completa, richiesta dalla cooperativa, da parte dell’ufficio competente». .Il “sospiro di sollievo” deve essersi perso per strada, perché a 100 giorni da quelle roboanti rassicurazioni, dell’apertura dell’asilo non v’è ancora traccia.

CARIATI (CS) – Sembra una questione eterna quella dell’asilo di Via Berlinguer a Cariati, in provincia di Cosenza. Costruita 30 anni fa, la struttura, che per qualche tempo adempie alle sue funzioni, balza agli onori della cronaca nazionale nel 2008 quando, dopo una denuncia del “Quotidiano”, di essa si occupa un servizio di “Striscia la notizia” per sottolinearne lo stato pietoso di completo abbandono.

L’8 novembre 2012, a seguito di alcuni servizi giornalistici che chiedono lumi sulla perdurante non entrata in funzione dell’asilo e sugli arredi di complemento, il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici Leonardo Montesanto commenta: «La fornitura per gli arredi e per le attrezzature è stata regolarmente eseguita, inventariata, contabilizzata e trasmessa alla Regione Calabria, come documentato da certificato di regolare esecuzione del 12 ottobre 2012. Gli arredi e le attrezzature si trovano all’interno della struttura. L’assegnazione dei locali ad una cooperativa già individuata, così come da progetto concordato con la Regione Calabria, avverrà soltanto dopo il rilascio dell’agibilità, allo stato mancante e per la quale è stato già affidato incarico ad un professionista del luogo».

L’asilo, come lo definisce un distinto signore che abita in Via Berlinguer, «è un fiore nel deserto», talmente è stato ben rifinito in ogni minimo dettaglio, tanto che il sindaco, Filippo Giovanni Sero, il 30 aprile del 2013 garantisce che la struttura «presto aprirà. Credo che questa amministrazione abbia il merito storico di aver recuperato un bene che era abbandonato da decenni ed era alla mercè di vandali. Abbiamo ottenuto l’agibilità e nelle prossime settimane sarà tutto a posto». Di settimane ne passano 48 e non accade nulla, «oppure – come dice un arguto ex sindaco – si aspetta l’approssimarsi delle prossime consultazioni comunali per fare dell’asilo una merce di scambio?».

Ma non finisce qui, perché il 6 dicembre scorso il sindaco ritorna alla carica e spiega: «Le questioni burocratiche hanno rallentato il processo di affidamento della struttura. Ma si può tirare un sospiro di sollievo. Porta la data di ieri (giovedì 5 dicembre 2013) la consegna della documentazione completa, richiesta dalla cooperativa, da parte dell’ufficio competente». Il “sospiro di sollievo” deve essersi perso per strada, perché a 100 giorni da quelle rassicurazioni, dell’apertura dell’asilo non v’è ancora traccia.

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