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REGGIO EMILIA – Dall’alba è in corso un’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, coadiuvati da personale del 5/o Reggimento di Bologna, del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, del Nucleo Cinofili di Bologna e del 13/o Nucleo Elicotteri di Forlì.

L’attività, che oltre alla provincia di Reggio interessa quelle di Bologna, Parma, Rimini, Ferrara, Modena, Mantova, Brescia e Crotone, consiste nell’esecuzione di oltre 40 perquisizioni, delegate dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, a carico di una cinquantina di indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, alla ricettazione e al riciclaggio di beni e di denaro provento di furti e truffe, traffico di opere d’arte false, illecita detenzione di armi.

L’operazione – spiega il Comando provinciale – si è resa necessaria per disarticolare la rete di ricettatori i quali, con varie modalità, reimpiegavano la refurtiva proveniente da numerosi furti, commessi anche nel territorio reggiano.

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti diversi oggetti preziosi, tra i quali c’è anche un quadro di Picasso. Il Picasso, se autentico, varrebbe circa 3 milioni di euro, ma c’è anche una opera di Alberto Burri, 3 di Basquiat, un quadro di Melloni e uno di De Boucger; 52 gli indagati accusati, a vario titolo di reati tra cui l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, ricettazione e riciclaggio. Nelle oltre 40 perquisizioni sono stati ritrovati 20 mln di euro di refurtiva.

Tra gli oggetti sequestrati ci sono anche oltre 400 pezzi tra Bimby e Folletto, due daghe e due monete romane, una statua di un’aquila risalente al ventennio fascista, tre testi antichi e diversi quadri. Inoltre sono stati sequestrati assegni falsi per oltre 100mila euro, due Bob Cat, numerose Postepay. Rintracciate anche fidejussioni bancarie e lettere di credito false per permettere il
riciclaggio.

L’indagine, che vede coinvolte 52 persone, è cominciata nel maggio 2014 dai carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti, sull’Appennino reggiano, da denunce di truffe per vendite on line. Nel corso delle indagini, ad agosto, erano già stati sequestrati un quadro di Melloni e uno di Rembrandt (anche in questo casa da verificare l’autenticità) a Parma. A luglio invece erano stati recuperati 15mila euro di elettrodomestici a Comacchio, nel Ferrarese, e un altro Bob Cat a Rovato (Brescia). 

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