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CATANZARO – Gli studenti del Liceo scientifico “Fermi” di Catanzaro Lido hanno avviato un piano di autogestione per manifestare contro i tagli della scuola. I motivi dell’autogestione, ha spiegato Michele Papaleo, uno dei rappresentanti degli studenti, sono da ricercare  «nei tagli che il Governo ha fatto alla scuola pubblica. Una reazione dunque alla situazione generale che accomuna tutti gli studenti italiani e che non fa altro che depauperare una delle istituzioni chiave per la società. Pochi finanziamenti alla scuola pubblica e poche possibilità di approfondimento per i giovani studenti che non vogliono arrendersi alle decisioni “calate” dall’alto ma far conoscere il proprio pensiero, lanciando un messaggio che possa far riflettere».
«Ci stiamo muovendo insieme alle altre scuole locali e nazionali – ha sottolineato Luca Carito, rappresentante d’Istituto – credo che i giovani hanno bisogno di dimostrare il proprio dissenso nei confronti delle decisioni politiche, abbiamo paura di non avere un futuro e di conseguenza, appoggiati da una maggioranza di studenti, siamo entrati in autogestione, una forma pacifica di protesta».
Per portare avanti l’autogestione, sono state indivuate una serie di iniziative. C’è chi ha organizzato laboratori musicali e chi, con gli stessi docenti, ha avviato lezioni di approfondimento, il tutto nella massima collaborazione tra alunni e insegnanti, nel rispetto delle regole che non devono essere mai disattese. Come ha ribadito Luca Carito «l’autogestione è stata organizzata in modo da creare dei momenti costruttivi per tutti, utilizzando i vari laboratori messi a nostra disposizione». Gli studenti, infatti, nei prossimi giorni potranno decidere di partecipare a corsi di e-learnig dove verrà approfondito l’uso delle tecnologie multimediali, di cineforum e di sensibilizzazione verso l’attuale situazione politico- culturale italiana.
 

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