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Il presidente Ciucci, insieme a Giuseppe Scanni, direttore delle relazioni esterne, Gavino Coratza, codirettore generale, Alfredo Baio, direttore centrale delle “Nuove Opere”, e Sebastiano Wancolle, capo compartimento dell’Anas hanno intrapreso il loro viaggio da Salerno a San Mango a bordo di un pulmino.
E, arrivati all’appuntamento con la stampa, sembravano soddisfatti e ottimisti: «Appena nominato, era l’agosto del 2006, presi la macchina e – ha ricordato Ciucci – venni a verificare il principale problema dell’Anas, ossia quello dell’A3. Da Salerno a scendere trovai situazioni di veri e propri percorsi ad ostacolo e tante discontinuità. Ricordo anche la presenza di un escavatore fermo in un pendio. Ora possiamo dire che la situazione è completamente diversa. Siamo oltre la metà di questo straordinario impegno che è la Salerno-Reggio Calabria. Siamo arrivati a completare 240 km di strada nuova; stiamo lavorando su altri 148 chilometri di strada, con la scommessa di completare i lavori in corso nel 2013. Possono solo rallentarci i contenziosi, che purtroppo si ripetono frequentemente e che possono allungare i tempi per mesi, a volte anche per anni. Comunque noi non stiamo certo a guardare.
Laddove ci cono ritardi la nostra struttura tecnica, attiva 24 ore su 24, è pronta a intervenire proponendo, come già accaduto in passato, le soluzioni. Adesso – ha aggiunto – la sfida è luglio 2012: l’obiettivo è di completare tutto il tratto tra Altilia e Falerna. Degli originari 18 km ne abbiamo aperti 8 la scorsa settimana. Altri 2 chilometri e mezzo li apriremo tra giovedì e venerdì prossimi». Relativamente alle polemiche sollevate dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che è arrivato a chiedere la formazione di un comitato di sorveglianza costituito da sindaci e l’eventuale richiesta di risarcimento per i danni subiti dagli automobilisti, Ciucci ha dichiarato: «Chi guarda la cartina di quattro anni fa è evidente il cambio di marcia. Alcune aperture sono state concertate proprio in questo periodo e questo, al dire il vero, un po’ di fastidio ha creato agli utenti. E poi il Sud non è solo l’A3, ma anche la 106 jonica e la strada delle Serre, per la quale ci sono investimenti milionari. Il nostro impegno – incalza il numero uno dell’Anas – è evidente e non posso certo condividere chi parla di un cantiere vecchio di 40 anni. I problemi vanno visti per come sono. A fine degli anni Novanta c’erano tanti piccoli cantieri, da svincolo a svincolo. Alcuni si sono fermati e una parte li abbiamo recuperati». Per Ciucci la vera svolta è del 2001/2002 con la Legge Obiettivo: «Noi stiamo lavorando su una nuova Salerno-Reggio Calabria, ricostruita sullo stesso tracciato. Realizzare, poi, 15 chilometri in quattro anni è una performance degna di essere menzionata. Per quello che ci riguarda non crediamo che i ritardi e le inefficienze possano essere attribuite all’operato dell’Anas. Comunque – ha aggiunto Ciucci riferendosi sempre alle critiche di Occhiuto – al sindaco di Cosenza mi unisce la stessa attenzione per le necessità infrastrutturali e un forte impegno per fronteggiare le risorse».
Per Ciucci i lavori più impegnativi sono quelli che interessano il tratto reggino: «E’ il tratto più difficile in assoluto. Abbiamo a che fare con un succedersi di gallerie e viadotti e di conseguenza con opere di straordinario impegno. Tra Palmi e Scilla, per esempio, ci sono due viadotti, tra i più importanti d’Italia, che da soli sono una vera e propria opera d’arte». A buon punto i lavori di collegamento del macrolotto che si collega col Ponte sullo Stretto. Si pensa e si opera in grande, dunque: «L’A3 è un primato dell’Italia, qualcosa di cui andare fieri, e non certo, per come alcuni dicono, una vergogna. L’autostrada Salerno-Reggio Calabria – ha detto Ciucci citando un libro di Francesco Pinto – sta diventando un’autostrada dritta». Che, ultimata, bisognerà pagare per percorrerla. «Il pedaggio – ha a tal proposito fatto sapere il presidente dell’Anas – si pagherà una volta finiti i lavori, anche se la parola ultima spetta al ministro. E comunque è un sacrificio che si può affrontare per vivere meglio. Io stesso quando viaggio per l’Italia, e a me piace guidare, lo pago. Checchè se ne possa pensare, io non ho tessere gratuite … ».

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