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AVIGLIANO – La comunicazione era nell’aria.
Del resto la mancata approvazione del bilancio previsionale lasciava presagire a un intervento della prefettura che puntualmente è arrivato il 17 agosto scorso.
Il primo cittadino Vito Summa è stato diffidato ed entro 20 giorni dalla comunicazione dovrà approvare il rendiconto finanziario.
«Il decorso infruttuoso del termine assegnato – spiegano i consiglieri comunali di “Progressisti Mimì Pace, Antonio Pace, Federica D’Andrea e Anna D’Andrea – configurerà l’inerzia dell’amministrazione e darà luogo all’avvio della procedura di scioglimento dell’organo consiliare”, un fatto gravissimo unico prima d’ora!!!»
Nella nota i consiglieri spiegano che: «per la prima volta ad Avigliano, nella storia amministrativa dell’ente degli ultimi quindici anni non viene approvato il Bilancio Previsionale nei tempi fissati dalla legge ed il Prefetto è costretto ad intervenire con una propria nota di diffida e a preannunciare, in caso di inerzia dell’amministrazione, lo scioglimento del Consiglio Comunale !!!»
E continuano precisando che si tratta di: «un fatto gravissimo già sottolineato in consiglio comunale dai consiglieri di minoranza del gruppo “Progressisti Democratici” che con una propria nota, a firma dei consiglieri Antonio Pace, Mimì Pace, Federica D’Andrea e Anna D’Andrea, hanno denunciato al Prefetto di Potenza quanto accaduto in spregio ai disposti di legge e puntuale, così come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali è arrivata la diffida».
«La mancata approvazione del bilancio previsionale, – riprende la nota- oltre ad essere un fatto ingiustificabile, è una precisa volontà dell’esecutivo guidato dal sindaco Vito Summa di espropriare il Consiglio Comunale delle sue funzioni, dei suoi poteri di controllo sull’attività di gestione economica dell’Ente e, col continuare nell’esercizio provvisorio, il sindaco annulla la possibilità di proposta alternativa dei consiglieri comunali».
«Tali atteggiamenti irresponsabili – concludono – totalmente irrispettosi delle leggi, del ruolo e delle funzioni del consiglio comunale, messi in atto già a meno di due mesi dall’insediamento del secondo mandato dall’amministrazione di Avigliano guidata da Vito Summa, così come da noi auspicato oltre ad essere stati dal Prefetto di Potenza decisamente diffidati, non promettono nulla di buono per il futuro della nostra comunità».

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