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NOCERA TERINESE (CZ) – Baby ha ritrovato il suo padrone morto. Il cagnolino probabilmente per tre giorni ha vegliato sul corpo del pensionato, di cui non si avevano notizie da domenica (LEGGI L’ARTICOLO SULLA SCOMPARSA). Il fedele amico a quattro zampe, poi ha fatto ritorno a casa mercoledì mattina (LEGGI), forse per avvisare che il suo padrone era spirato. Nel frattempo, centinaia di persone, tra forze dell’ordine e volontari, erano state alla ricerca dello scomparso, invano. Il 65enne Luigi Motta, potrebbe essere morto subito dopo la caduta nel dirupo in cui è stato ritrovato, oppure no. Potrebbe essere rimasto in vita, privo di conoscenza per ore e ore, prima di morire. Baby, già mercoledì mattina, dopo il suo ritorno a casa, aveva indirizzato familiari e forze dell’ordine in quella direzione.
Ma la svolta è arrivata ieri pomeriggio, quando il cane ha riportato uno dei figli di Luigi Motta, nuovamente in quel punto, risalendo il greto del torrente Chioccia, che scende dalla collina, fino a Nocera Marina, passando sotto le corsie dell’A3. Così, in un posto davvero proibitivo da raggiungere, è stato ritrovato il pensionato privo di vita, riverso nell’acqua fresca che ha evitato la decomposizione del cadavere. Baby continuava a “puntare” lì, perché lì si trovava il suo padrone. Siamo nei pressi di un viadotto dell’autostrada, che attraversa il territorio di Nocera, a poche centinaia di metri dall’abitazione di Motta.
Domenica scorsa, poco dopo le 13, l’uomo era uscito con il suo cane, per andar a raccogliere legna. Verosimilmente, all’improvviso, dopo essersi addentrato nel tortuoso sentiero in salita, deve essere caduto, precipitando da un punto quasi a strapiombo sul torrente Chioccia, caratterizzato da una fitta vegetazione. Ciò ha complicato di molto le ricerche e anche il recupero della salma. Il pm di Lamezia, Domenico Galletta, che ha coordinato le indagini sulla sparizione, ha disposto l’esecuzione dell’autopsia. Decisione condivisa del legale di fiducia della famiglia Motta, l’avvocato Fernanda Gigliotti.
L’esame autoptico servirà a stabilire l’esatta causa del decesso: è stato un malore a causare la caduta, o la caduta a causare la morte? Tutta Nocera, non appena si è appresa la tragica notizia, si è stretta attorno ai congiunti di Luigi Motta. Tanti compaesani avevano preso parte alle ricerche, aiutando carabinieri, Vigili del fuoco, militari del Corpo Forestale e volontari della Prociv, che per tre giorni hanno perlustrato l’area.

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