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ERANO in tre i componenti della banda che a Montepaone clonava le carte di credito e i bancomat delle persone che prelevavanoallo sportello della Bcc con un’apparecchiatura sofisticata scoperta pochi giorni fa (LEGGI L’ARTICOLO). Ma intanto anche a Tropea viene fuori una beffa per i turisti: molti di loro hanno visto duplicare gli elementi per accedere al conto corrente e si sono trovati derubati dei loro soldi.

LA BANDA DI MONTEPAONE – E’ stata la Squadra Mobile di Catanzaro a fermare i tre componenti della banda dedita alla clonazione delle carte di credito e bancomat, utilizzate per il prelievo di denaro dagli sportelli bancari automatici sul litorale jonico catanzarese. Secondo quanto hanno verificato i militari dell’Arma, sulla feritoia d’ingresso del bancomat della Bcc, dove s’introducono le carte per effettuare i prelievi, era stato sovrapposto un dispositivo identico a quello esistente, di uguale forma e colore, denominato “skimmer”, che però era dotato di un congegno elettronico capace di leggere ed immagazzinare su una memoria i dati della banda magnetica delle carte. E una microtelecamera serviva per riprendere la digitazione del codice segreto. Sono tre i clienti truffati per un valore totale di 750 euro. I soldi sono stati spesi negli Stati Uniti. 

La banda era composta da Milorad Bogdanov Popov, di 47 anni, Lyuben Dimitrov Kochev (52) e Yordanov Nikifor Vasile (51), tutti bulgari. Sono accusati di associazione per delinquere, danneggiamento, tentato furto aggravato e installazione di apparecchiature per intercettare comunicazioni informatiche. Da diverso tempo gli agenti della squadra mobile di Catanzaro erano sulle tracce della banda. Dopo il ritrovamento di Montepaone gli agenti della polizia di Stato hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione dei tre bulgari a Catanzaro Lido. Nell’appartamento sono stati trovati numerosi attrezzi ed apparecchiature per la clonazione delle carte. Dopo il fermo dei tre bulgari i poliziotti hanno acquisito le riprese delle telecamere della banca di Montepaone attraverso le quali è stato identificato Vasile quale l’autore dell’installazione dell’apparecchiatura ritrovata nei giorni scorsi.

Dagli accertamenti compiuti dalla polizia di Stato è emerso anche che Popov era stato scarcerato il 6 giugno scorso dopo che era stato arrestato a Roma nell’ottobre del 2012 perchè sorpreso in flagranza mentre stava utilizzando una carta di credito clonata.

LA BEFFA DI TROPEA – Amara sorpresa anche a Tropea per turisti e residenti, che nella giornata di lunedì hanno ricevuto messaggi dalla loro banca che comunicava l’avvenuta erogazione di una certa somma di denaro dalla loro carta. Movimenti bancari non richiesti dai proprietari delle carte che, messi in allarme, hanno contattato il numero verde messo a disposizione bloccando le loro carte che erano risultate clonate. Pare che i malcapitati cittadini abbiano tutti usato lo stesso sportello automatico della banca Monte Paschi Siena posto in piazza Vittorio Veneto, nel quale, evidentemente, i truffatori di turno hanno messo in azione qualche sofisticato marchingegno per carpire numeri di carta e codici Pin. «Un’esperienza molto negativa – afferma la signora M.A. una tra i malcapitati, a Tropea per una breve vacanza – Sono un po’ agitata. Sul conto ci sono tutti i risparmi, messi da parte proprio per poter trascorrere un po’ di vacanza, e poi qualcuno tenta di sottrarteli». Si sofferma poi a discutere sull’importanza della tecnologia e sul fatto che oggi, tra l’altro, si vuole il pagamento con carta per poter avere la tracciabilità di ogni spesa e aggiunge che «però si vive con la paura, soprattutto in questi momenti di grande difficoltà». La signora I.A., invece, mette in discussione l’uso delle carte di credito. «Io preferisco usare i contanti. Non amo le carte e dopo questa esperienza… ».

 

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