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LAGONEGRO – Continua senza sosta l’attività di controllo del territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Lagonegro guidati dal capitano Luigi Salvati Tanagro, i quali durante la stagione estiva sono costretti a fronteggiare un numero maggiore di crimini rispetto ad altri periodi dell’anno a causa di flussi di manovalanza delinquenziale sempre più diffusi, costanti e pervasivi provenienti dalle regioni limitrofe a più alta densità mafiosa e che attraversano il nostro territorio di frontiera in cerca di facili occasioni di guadagno.

E così si passa dai piccoli furti alle rapine, dai fallimenti giudiziari all’estorsione, dallo smaltimento illegale di rifiuti allo spaccio di stupefacenti e banconote false; l’ultimo arresto in ordine di tempo, emesso dal Procuratore della Repubblica Vittorio Russo che ha coordinato le indagini, è stato notificato proprio ad un presunto falsario: si tratta di C. F. queste le iniziali del suo nome, cinquantenne residente a Castelluccio Inferiore ma originario della provincia di Napoli, accusato di riciclaggio, detenzione e diffusione occulta di banconote falsificate di diversi tagli, da quelle più piccole di 20 euro sino ai biglietti da 100 e 200.

Nel corso di una normale attività di perlustrazione finalizzata alla prevenzione e alla repressione di reati compiuti contro il patrimonio, i militari delle stazioni di Castelluccio e Rotonda, rispettivamente comandate dai marescialli Giuseppe La Rocca e Giuseppe Regina, effettuavano un perquisizione personale ai danni dell’accusato, in possesso del quale venivano rinvenute 20 banconote falsificate di differente valore; nei successivi controlli presso l’abitazione dell’uomo gli inquirenti scoprivano altresì che costui effettuava, grazie all’aiuto di alcuni sodali e familiari, anche vendita al mercato nero di oggetti al dettaglio di vario genere all’interno del proprio domicilio.

Le banconote false e il resto del materiale illegale rinvenuto sono stati prontamente messi sotto sequestro e a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre C. F. è stato condotto in stato di arresto presso la casa Circondariale di Sala Consilina dove rimarrà in attesa di giudizio, su disposizione dello stesso Procuratore della Repubblica.

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