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LAGONEGRO – I Carabinieri della Compagnia di Lagonegro hanno notificato, nele  case circondariali di Rebibbia a Roma e Poggioreale a Napoli, alcune ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip (giudice per le indagini preliminari) del Tribunale di Lagonegro, Lucia Iodice, su richiesta del Sostituto procuratore Francesco Greco che ha coordinato l’ attività investigativa, nei confronti di tre persone del Napoletano.

Si tratta di Giuseppe Massaro, 58 anni,  Pasquale Vivace,  48,  e Raffaele Laurenzana  di 30 anni, la tristemente famosa “banda del buco”.

“Banda del buco” alla quale vengono imputati decine e decine di furti in varie provincie italiane ai danni di numerose gioiellerie.

I tre, che avevano effettuato alcuni colpi anche in Basilicata, e che furono catturati proprio dai Carabinieri di Lagonegro in collaborazione con quelli di Castrovillari dopo un lungo inseguimento, erano solito effettuare dei buchi all’inteno delle saracinesche delle gioiellerie per poi asportare gli oggetti di valore dalle vetrine.

Una brillante operazione di polizia giudiziaria ha permesso di assicurarli alla giustizia e di recuperare una refurtiva del valore di centinaia di migliaia di euro, tre gli attrezzi trovati  e  utilizzati dai malviventi per le loro attività criminose.

Attrezzi che costituiranno prove in favore dell’accusa in fase processuale.

Il risultato va maggiormente sottolineato in un territorio come quello lucano, storicamente e per fortuna poco avvezzo a dinamiche criminose e che però, purtroppo, negli ultimi anni è sempre più nell’interesse di gruppi malavitosi provenienti anche dalle regioni limitrofe.

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