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di Piero Quarto

E’ Anagni il punto più basso da cui sta risalendo la Bawer Matera. E’ lì in quell’incredibile sconfitta casalinga con polemiche annesse che la Bawer ha trovato la forza per rialzarsi e cominciare, davvero e numeri alla mano, un nuovo campionato.
La sconfitta casalinga contro il team di coach Nunzi era davvero difficile da digerire. Otto punti avanti a poco più di due minuti dal termine, un blocco totale in attacco sulla zona avversaria ed il canestro decisivo di Santolamazza a un secondo dall’ultima sirena. Una mazzata tremenda da cui però la Bawer è ripartita. Con qualche esitazione, qualche dubbio ma con i risultati che sono finalmente arrivati e che fanno oggi di Matera una delle squadre più in forma del campionato. Non ancora al top per continuità ma sicuramente in convincente ascesa di gioco e di risultati.
La Bawer è stata l’ultima squadra a battere la corazzata Napoli. Il team guidato da uno straordinario Musso ha inanellato sette vittorie consecutive. L’ultimo stop è del 12 dicembre al PalaSassi. Da lì Matera è ripartita, sfiorando solo il gran colpo a Ferentino e riuscendo poi a centrare i risultati importanti contro Ruvo, Fabriano, San Severo, Casalpusterlengo e Santarcangelo. Nel mezzo solo l’altra sconfitta a Capo d’Orlando su uno dei campi più difficili della Dna. Sono questi i numeri della Bawer: prime tredici partite con quattro sole vittorie e poi il cambio di marcia sei vinte nelle ultime otto. Dati che confermano l’inversione di rotta della squadra di coach Ponticiello. Un’inversione che ha oggi un nome ed un cognome importante cioè quello di Sebastian Vico che ha alzato e non poco il proprio rendimento dando un beneficio evidente al resto della squadra.
A fronte di un minutaggio costante e sempre superiore ai 30 minuti in campo, Vico è migliorato nel numero di punti realizzati, in doppia cifra in sei delle ultime otto occasioni e con percentuali al tiro molto alte e spesso intorno al cinquanta per cento complessivo. Numeri che sono una sorta di termometro della crescita complessiva del Matera, confermata anche dal rendimento costante e non più in altalena di uomini come Pilotti o Lagioia. Sotto le plance la Bawer continua ad essere spesso dipendente dall’utilizzo di capitan Grappasonni e la sua gestione in termini di minutaggio è uno degli elementi su cui coach Ponticiello deve fare maggiore attenzione.
In queste condizioni Matera può continuare ad insistere anche in proiezione futura.
La prossima sfida casalinga contro Firenze è il primo tassello di un calendario che prevede soprattutto sette trasferte ma che risulta certamente più benevolo rispetto a quanto è stato all’inizio. La Bawer ha ora davvero la possibilità di accelerare e dimostrare di aver superato incertezze e vizi di continuità che l’hanno per lungo tempo perseguitata.
Matera proverà a cercare quell’ultimo posto utile che vale il play off come secondo miglior punteggio della Conference Sud. Oggi la Bawer è in quella condizione ma le partite da giocare sono ancora tante e Matera ha ancora molta strada da fare. Con l’esigenza di insistere e di non fermarsi ma anche con la consapevolezza che oramai il tempo della rincorsa affannosa è terminato e viene quello dei corpo a corpo, da non perdere assolutamente. Un altro esame delicato per questa Bawer che ha cambiato faccia.

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