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STELLA AZZURRA 67
INNOTEC POTENZA 65

STELLA AZZURRA ROMA: Fall Kader, D’Ascanio 13, Rodriguez 8, Colonnelli 18, Ondo Mengue 8, Ramenghi 4, Fallucca, Delle Cave 14, Duranti, Buscaglione 2. All. Germano D’Arcangeli.
INNOTEC POTENZA: Rato, Tessitore 9, Cozzoli 17, Rossi 12, Serino 21, Paschetta, Santamaria n.e. Mainoldi 6, Zaccardo n.e. Casella n.e. All. Roberto Miriello.
ARBITRI: Baccillieri di Reggio Calabria e Scarfò di Palmi.
PARZIALI 20-23, 37-42, 53-55, 67-65.
NOTE: Spettatori 200 circa. Nessun giocatore uscito per cinque falli. Tiri liberi Roma: 6/13, tiri da due 23/49, tiri da tre 5/15. Tiri liberi Potenza: 15/31, tiri da due 13/26, tiri da tre: 8/36.

S’infrange sul ferro la speranza della Innotec Potenza di espugnare l’Arena Altiero Felici di Roma. Il tiro della disperazione di Cozzoli, tocca il canestro ma non va dentro. Roma vince in rimonta mettendo a nudo alcuni limiti tattici dell’Innotec sprecona oltre l’inverosimile al tiro pesante (8/36 ) e insicura nel finale a dispetto della maggiore esperienza. Potenza controlla la partita, i canestri di Serino e Cozzoli tengono a debita distanza la giovane ed entusiasta formazione romana che naviga a vista e soffre le scorribande dell’Innotec. La partita solo apparentemente è nelle mani dei lucani che tengono botta grazie ad una buona difesa. La squadra potentina mantiene il vantaggio e non da tregua ai romani che però grazie ai canestri di Colonnelli cominciano ad impensierire il team di Roberto Miriello. Anche nel secondo quarto l’Innotec controlla la gara e con Mainoldi tocca + 7 (39 a 32). A questo punto però la squadra potentina anziché chiudere i conti perde troppi palloni in attacco. Rodriguez e Colonnelli riaprono i conti e il terzo quarto si chiude con Potenza avanti di due lunghezze (55 a 53). Il coach Germano D’Arcangeli grazie alle continue rotazioni imbriglia la manovra di Potenza, diventata d’incanto lenta e prevedibile. La partita sale di tono. L’Arena Altero Felici diventa una bolgia, la gara è piena bagarre e Roma pian pianino fa la voce grossa con i canestri di Colonnelli ed una panchina lunga che alla fine determina il risultato. Potenza soffre l’esplosività degli stellini, la squadra di Miriello è imprecisa al tiro, sbaglia qualcosa di troppo anche dalla lunetta e alla fine è D’Ascanio a condannare i potentini alla seconda sconfitta stagionale. A nulla servono i due time out chiesti da Roberto Miriello a cambiare l’inerzia della sfida. Per Potenza è la resa, dura e difficile da digerire. L’Innotec non sa sfruttare la sua esperienza e gli stellini romani volano verso il meritato e legittimo successo. Per Mainoldi e compagni si tratta di una partita gettata alle ortiche.
Francesco Menonna

PEGASO PORTICI 50
BASILIA POTENZA 47

PEGASO PORTICI: Iossa, Busiello 4, Aprea, Ugon n.e., Ruggiero 11,
Guastafierro 2, Di Fiore 10, Cristiano 2, Del Gaudio 2, Maimone 19.
Allenatore: Maurizio Maresca
BASILIA POTENZA: Imperiale 2, Berterame, Marino F., Carluccio 14, De Luca 16,
Rinaldi, Chiariaco n.e., Crovatto 15, Di Camillo, Babino.
Allenatore: Michele Paternoster
PARZIALI: 15-17; 24-29; 32-36; 50-47
ARBITRI: Milone e Sabatino (Salerno)
NOTE: uscite per falli Iossa e Maimone (Portici); Imperiale, Marino F., De Luca (Potenza). Tiri liberi totali: Portici 8/15; Basilia 9/15.

PORTICI – Questione di esperienza e di rotazioni. Perché giocandola altre dieci volte, con un cambio di qualità in più a disposizione, la Basilia una partita come quella di Portici non la perderebbe mai. Finisce invece con il rammarico di aver lasciato i due punti alla squadra di Maresca che si dimostra solida, collaudata per la categoria, senza picchi di talento ma con una panchina decisamente più lunga di quella rossoblu. Fattore determinante nella seconda parte della gara, quando la Basilia si ritrova pesantemente condizionata dai falli e come cambi può mandare in campo solo le under 17. E’ un peccato perché comunque, all’esordio in campionato, la squadra di Michele Paternoster ha fatto la sua bella figura. Carluccio e De Luca – che si alternano da play – portano avanti le potentine a fine primo quarto (15-17), un vantaggio che viene ampliato nel secondo parziale con il massimo vantaggio esterno (17-26) a 3’23’’ dall’intervallo lungo. Il break della Basilia è originato da due fattori: in difesa, Paternoster sporca la zona pura dei primi minuti sacrificando proficuamente Babino a uomo sulla guardia di casa Ruggiero, fino a quel momento la più pericolosa. Ma è il capitano Sonia Crovatto a fare la differenza in attacco nel confronto tra lunghe, spostandosi lontana da canestro dove l’ex di turno Maimone non riesce a limitarne la mobilità e la precisione al tiro (2 triple). Si arriva al riposo con un buon +5 (24-29), ma con un paio di campanelli d’allarme: le rossoblu segnano solo in tre, come dimostra chiaramente il tabellino, e soprattutto sono stracariche di falli. Con una panchina baby, del resto, Paternoster non può che dare pochi minuti (comunque positivi) alle ’95 Di Camillo e Rinaldi oltre che alla debuttante assoluta in serie B Laura Berterame, addirittura classe ’96. Il terzo quarto è il più nervoso: l’intensità agonistica di Portici cresce e inizia a pesare l’abitudine nel giocarsela punto a punto in questi campionati. Sommando gli anni delle dieci a referto, la Pegaso ne ha una trentina in più. Significa saper tenere tra le mani i palloni che scottano. Il terzo periodo finisce con la Basilia ancora avanti (32-38) ma con De Luca (migliore realizzatrice), Imperiale e Marino a 4 falli. Crovatto, in pratica, perde dalle compagne ogni supporto in fase difensiva contro i centimetri di Maimone. La pivot di casa, ben servita, prende un numero spropositato di tiri e ne mette dentro una buona metà (tutti suoi gli ultimi dieci punti). E’ quanto basta a Portici per rosicchiare lo svantaggio e sorpassare in volata (48-47) a1’27’’. Carluccio, protagonista comunque di una buonissima prova (14 punti con 2 triple e 6 rimbalzi), fallisce a 40’’ il canestro del sorpasso e la beffa si materializza.
Pietro Scognamiglio

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