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MATERA caput mundi, ma senza posti letto non si va molto lontano. E’ questo il brutto epilogo di un momento in cui la città dei Sassi deve scegliere se divenire realmente un grande bacino per l’accoglienza turistica, o regalare tutto il proprio appeal all’hinterland, della provincia e anche (o soprattutto) delle province pugliesi.

Manifestazioni culturali, sportive, religiose o di qualunque altro tenore, eventi di grossa portata, come possono essere quelli organizzati in città (a partire dal Presepe Vivente), ma anche girare un film o una fiction, l’istituzionalizzazione di eventi e la creazione di momenti che permettano la destagionalizzazione del turismo di massa, divengono possibilità sempre più difficile e remote, se non si ha l’opportunità di accogliere.

Una città come Matera, con le sue prospettive di crescita dal punto di vista turistico e della ricettività non può più sostenere i numeri che le sono attribuiti. Parlano chiaro le richieste di prenotazione.

Tra marzo e aprile non si trovano sessanta posti letto. E’ stato il caso trattato qualche settimana fa della regista Cinzia Th Torrini, che voleva portare in città la sua troupe per girare una fiction, in sette puntata, ma che ha serie difficoltà a sistemare tutti i propri collaboratori nei primi mesi primaverili.

Una disdetta per un centro in espansione come la città dei Sassi, che vuole richiamare turisti, ha ottenuto il fregio di prossima Capitale europea della Cultura nel 2019 e stima numeri, dal punto di vista delle presenze, da capogiro nei prossimi mesi e anni.

Così, in occasione della presentazione della sesta edizione del Presepe Vivente nei Sassi di Matera, il primo cittadino non le ha mandate a dire ed ha sparato a zero contro la precedente amministrazione: «è impossibile che i luoghi destinati alla costruizione di alberghi siano divenuti edificabili per case private» e contro gli imprenditori materani: «se non saranno fatti investimenti in alberghi si perderà una grossa occasione per fare economia reale e crescere definitivamente verso un futuro migliore e destinato a far crescere realmente la città».

Il problema della ricettività è un tema che sta molto a cuore al sindaco, che sottolinea: «non dovendo fare carriera politica, ma essendo qui perchè eletto e voluto dai cittadini, non ho problemi a dire la verità e rendere pubbliche alcune fondamentali criticità della nostra città».

Così, senza peli sulla lingua, nella “pubblica piazza” ha iniziato a sviscerare i temi caldi dell’accoglienza e della ricettività. «Le aree destinate alla costruzione degli alberghi, sono state trasformate in aree residenziali. Nel frattempo i visitatori sono costretti a soggiornare altrove, facendo perdere una grande occasione alla nostra economia. L’appuntamento con il Presepe vivente deve farci riflettere sul fatto che in questa città è necessario conquistare la capacità di essere imprenditori. La nostra battaglia è proprio concentrata su questo, attraverso la rivisitazione delle aree territoriali e l’individuazione di zone in cui edificare strutture ricettive. Non servono battaglie di retroguardia, servono quelle per aggredire il futuro».

Ha sviscerato anche i potenziali numeri, Raffaello De Ruggieri, senza nascondere le esigenze di cui parla apertamente. «Chi ha la capacità di investire, e a Matera qualcuno c’è, deve sapere che servono almeno 2 o 3 alberghi in città. Ho acquistiamo la capacità di essere imprenditori – ha continuato il sindaco – oppure non si va da nessuna parte. Queste sono le battaglie che il Comune sta facendo. Incentivare l’economia, non l’improvvisazione, è questa la nostra priorità. Se non ci saranno imprenditori materani disponibili, andremo a cercarli all’esterno. Oggi riusciamo a soddisfare la presenza di circa 2800 posti letto, mentre ce ne servirebbero almeno cinquemila. Ecco perchè presto realizzeremo un apposito piano strategico dove inseriremo anche queste necessità, queste incombenze. O diventiamo grandi in questo momento oppure non creeremo il nostro futuro».

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