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di Piero Quarto

“NON siamo riusciti a tenere in questo maledetto terzo quarto. Abbiamo abbassato l’intensità difensiva e c’è stato il break favorevole al Treviglio.
In realtà il 27-14 di parziale nella terza frazione sarebbe stato un più accettabile 18-14 che ci avrebbe tenuto in gara fino alla fine.
Purtroppo però abbiamo commesso delle grandissime ingenuità che una squadra a questi livelli non può permettersi e si è prodotto questo risultato che poi è stato irrecuperabile nell’ultima frazione di gioco.
Un 9-0 finale che ha davvero dell’incredibile”.
E’ una disamina dura ma con idee ben chiare quella che Ciccio Ponticiello fa, a freddo, dopo la sconfitta di Treviglio.
Il grado di “incazzatura” del tecnico materano testimonia quanto avesse puntato su questa partita e quanto vicino il Matera sia andato al colpo a sensazione.
“Abbiamo giocato 27 minuti di altissimo livello, controllando il gioco e guidando la situazione, purtroppo è bastato poco, un leggero passaggio a vuoto e le cose sono cambiate.
E’ chiaro che contro una gran bella squadra come Treviglio diventa poi difficile recuperare terreno.
Io speravo che avessimo superato la gestione della straordinaria amministrazione e fossimo finalmente entrati nell’ordinarietà. Invece la partita di Treviglio dimostra che questo step lo dobbiamo ancora superare”.
Insomma Ponticiello sperava che la Bawer fosse decisamente più avanti a livello complessivo, che fosse preparata ad affrontare determinati momenti della sfida.
Invece la Bawer continua ad avere un interruttore che si accende e si spegne, in particolare in alcuni momenti della gara.
“L’unica ricetta che conosco in questi casi è quella del lavoro.
E’ chiaro che di fronte a questa situazione c’è una componente emotiva che ci condiziona ma io credo anche che sia la componente tecnica quella da cui parte tutto.
Noi dobbiamo continuare a lavorare per non abbassare mai il livello della nostra aggressività difensiva, il resto verrà da sé”.
Ponticiello sa che questa Bawer ha ancora ampi margini di miglioramento ma che trovare un’equazione ed un equilibrio nel rendimento complessivo della squadra risultano ancora elementi non facilmente raggiungibili.
Obiettivi per i quali serve ancora il tempo e il lavoro da fare. “Non siamo gente che si arrende di fronte alle difficoltà, questo è il momento di stringere i denti e superare questo tipo di situazione.
La Bawer deve imparare a ripartire dai primi 27 minuti, deve essere capace di limitare i propri momenti negativi e soprattutto i danni che scaturiscono da eventuali passaggi a vuoto.
Solo così potrà far tesoro anche del match e della sconfitta di Treviglio. Un piccolo passo indietro in un percorso e in una classifica che rimangono tutti da disegnare.
Ad iniziare dal match casalingo di domenica contro il Recanati dell’ex Gilardi, sono quella la vera gara da non fallire.

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