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«La fede ci unisce, ho letto la storia di Madre Elena e mi sono commosso, le sue parole hanno un significato grande che anche la politica deve fare sue». Così il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti intervenendo alla cerimonia di beatificazione di suor Elena Aiello. «L’insegnamento di suor Elena Aiello – ha aggiunto – è rivolto all’attenzione dei più deboli degli ultimi, tutta la sua vita, tutta la sua esistenza è stata dedicata ad accogliere le istanze di questo mondo sofferente. Anche la politica deve svolgere questo compito. Chi governa deve proseguire lungo questo cammino». Per il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, Suore Elena è stata una «donna umile che ha consegnato la sua vita ai bisogni di questa terra. Il suo è stato un percorso di vita ispirato alla carità e al sostegno. Un esempio per tutti noi. Noi come amministrazione provinciale abbiamo voluto essere vicini alla Chiesa in un momento così alto e nobile. La nostra provincia oggi vive un momento di grande esaltazione in cui parole come dedizione agli umili e carità sono l’eredità più grande che ci ha lasciato Madre Elena». Mario Occhiuto sindaco di Cosenza parla di storia di sofferenza. «Dove c’è amore – ha detto – c’è sacrificio riprendendo le parole di questa grande donna calabrese. Siamo molto orgogliosi come cittadini di questa terra. È la prima volta che una donna calabrese assurge agli onori degli altari come beata. Voglio ringraziare il cardinale Angelo Amato che ha avuto parole importanti e toccanti nei confronti della nostra comunità che ci ha onorato con la sua visita a Palazzo dei Bruzi».

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