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Non solo mamma Maria Vittoria Di Cristofano e papà Michele Mastrogiacomo, anche tutta l’equipe della Clinica Malzoni di Avellino, con in testa il primario professore Carmine Malzoni, orgogliosi della nascita del primo bimbo venuto al mondo in Campania nel 2016, secondo in tutta Italia.

Il piccolo Giuseppe di Avellino, ha deciso di venire al mondo 54 secondi dopo la mezzanotte, nonostante la sua nascita fosse attesa per il 23 dicembre.
Un parto spontaneo tramite epidurale, strumento che la Clinica Malzoni utilizza da trenta anni. “E se pensiamo che la nascita del primo bimbo in assoluto in Italia è stata accompagnata da parto cesareo, quindi programmata, l’Irpinia può vantare un altro bel record” aggiunge il professore Malzioni evidenziando, al contempo, come “nonstante qualcuno nell’anno appena trascorso ha tentato di far calare ombra e tempesta sulla nostra Clinica, noi rispondiamo con un sole più splendente che mai”.

Ad assistere mamma Maria Vittoria per la nascita dei piccolo Giuseppe, l’ostetrica Filomena Savignano, il ginecologo Antonio Conte, la pediatra Mary Porcelli, l’anestesista Ida Oppido, l’aiuto di guardia, Annamaria Malzoni e il medico curante della signora Raffaele Picone. «Li ringrazio tutti – dice mamma Maria Vittoria – sono stati di una professionalità incredibile”.
Il piccolo pesa 4,250, dai folti capelli neri, dorme sereno in braccio a papà Michele e al fianco della sorellina Guerina, della donna materna Melania e dei nonni paterni Guerina e Giovanni.

Dalla mezzanotte del 1 gennaio 2016 alle 13 circa alla clinca Malzoni sono venuti al mondo già 5 bimbi, compreso Giuseppe, tutti maschietti.
Un altro bel record per la Clinica avellinese.

“Il 2016 è il 60esimo anno della nostra clinica- ha aggiunto il professor Malzoni- e conferma i 4 requisiti di un centro di eccellenza di punto nascita: più di 1000 parti all’anno (1400 nel 2015), terapia intensiva neonatale, numero di tagli cesarei inferiore al 14% e analgesia epidurale. Il tutto il forma totalmente gratuita rispetto a molte altre strutture private italiane”.

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