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TAURIANOVA (RC) – Un bidello di 55 anni di Taurianova, Giuseppino Bellantone, è deceduto ieri sera nel corso di un incendio che si è sviluppato in un appartamento attiguo a quello dove abitava in via Fiume nel quale si recava di tanto in tanto per suonare la batteria.

Il tragico evento si è verificato ieri sera poco dopo le 20 e 30. È stata la moglie dell’uomo a lanciare l’allarme quando non vedendolo rientrare è andata a cercarlo notando le fiamme che fuoruscivano dall’appartamento.

Ha chiamato subito i Vigili del Fuoco del distaccamento di Polistena che sono intervenuti per spegnere le fiamme. Le operazioni sono durate quasi un’ora al termine delle quali i Vigili hanno fatto la macabra scoperta.

Il corpo dell’uomo semi carbonizzato era riverso a terra sul pavimento nella stessa stanza dove suonava. Da quanto si è potuto capire Bellantone avrebbe perso i sensi a causa del fumo e subito dopo le fiamme lo hanno parzialmente divorato.

Sul posto per i rilievi del caso oltre ai Vigili sono intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Taurianova diretti dal capitano Marco Barone e il pm di turno presso la Procura di Palmi Panuccio. Da Reggio Calabria sono giunti infine anche gli specialisti della Sezione di Investigazioni Scientifiche.

Si cerca di capire quale possa essere stata l’origine delle fiamme. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti quella di un corto circuito, anche se non si esclude anche altro. Da quanto si è saputo l’uomo deceduto aveva problemi di salute, un particolare quest’ultimo che potrebbe far ipotizzare anche altro.

Quel che è certo è che non si tratta di un incendio di origine dolosa. Le fiamme si sarebbero originate all’interno dell’appartamento nel quale si trovava solo il bidello. In ogni caso per cercare di risalire con certezza all’origine dell’incendio occorrerà aspettare la giornata di oggi nel corso della quale gli stessi Vigili del Fuoco torneranno nell’appartamento per un esame più approfondito del contesto. L’appartamento è posto al piano terra di uno stabile realizzato negli anni ’70. Un’area che era diventata una sorta di rifugio personale per il bidello che aveva la passione per la musica ed in particolare per la batteria.

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