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CASTROVILLARI (Cosenza) – Uscirà presto dal carcere la ragazza di origine rom di 22 anni che si trova detenuta a Castrovillari insieme al figlio di 10 mesi. Per il provvedimento di scarcerazione manca solo il decreto del giudice che ha deciso per il provvedimento di libertà al termine della prima udienza. A bloccare la scarcerazione, prevista per oggi pomeriggio, è stato il classico problema burocratico, dal momento che manca ancora la notifica del provvedimento. Tra l’altro, è giunto davanti all’Istituto penitenziario anche il marito della donna, insieme ad altri tre figli. L’uomo è arrivato con un camper, sapendo che la moglie sarebbe stata scarcerata proprio in giornata. A questo punto la liberazione potrebbe avvenire venerdì mattina.

A lanciare un appello a favore della giovane e del suo piccolo era stato il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, e successivamente era intervenuto anche il deputato Elio Belcastro. Corbelli aveva sottolineato che «questa ragazza vive e lavora in Calabria, a Sibari. Ho appreso che il bambino, di dieci mesi, è lì da otto mesi, da gennaio. E’ stato trasferito dal carcere di Potenza, perché in quella struttura manca un asilo nido. Il bambino è stato adottato dal personale del carcere. Gioca con le guardie, le riconosce, sorride loro. Ho appreso – aveva aggiunto Corbelli – un altro aspetto di questa storia che rende la vicenda ancora piu’ grave, inquietante e inaccettabile ovvero le ragioni della detenzione di quella donna che vive in cella con il suo bambino: quella ragazza non solo non è stata ancora condannata, è infatti in attesa del primo grado di giudizio e per un reato assolutamente minore, per il quale la detenzione in carcere appare assolutamente spropositata: è accusata di furto».

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