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TRE morti in tre distinti incidenti stradali, due dei quali sulla strada statale 106. La Calabria è costretta a fare i conti con una giornata campale sulle strade, segnate da sangue e lutto. 

Un maresciallo dei carabinieri morto nel Vibonese, con un diciannovenne rimasto ferito (LEGGI), il regista Giuseppe Petitto morto nel Catanzarese dopo lo scontro frontale con un autocarro (LEGGI) e in serata il decesso di un uomo, ancora una volta sulla statale 106, a Calopezzati.

La vittima, in quest’ultimo caso, è un ottantenne, Gaetano Antonio Aiello. L’uomo viaggiava a bordo della sua motoape quando, per cause in corso di accertamento, si è scontrato frontalmente con un camion. L’anziano è morto sul colpo. Sul posto è intervenuta la polizia stradale.

Ma nel bollettino di guerra finiscono anche tre feriti in provincia di Catanzaro, a San Vito sullo Ionio, coinvolti nello scontro tra due furgoni; due di questi sono padre e figlia, con il primo ricoverato in condizioni critiche (LEGGI).

Per la statale 106 ionica la giornata di oggi segna un nuovo drammatico bilancio: 16 morti dall’inizio dell’anno. Un bollettino di guerra a cui vanno aggiunti centinaia di feriti, molti dei quali con danni permanenti.

Anche di questo si è parlato nell’incontro di pochi giorni fa tra il Ministro Delrio e il presidente della Regione Mario Oliverio, con quest’ultimo che ha chiesto un intervento del Governo (LEGGI). Sul taccuino del ministro sono arrivate le richieste di interventi di completamento dell’autostrada A3, di ammodernamento della 106 Ionica con la messa in sicurezza dei tratti che presentano maggiori criticità, di messa in sicurezza della statale 18 e di completamento delle trasversali, a partire dalla Trasversale delle Serre.

Temi, però, che non possono più rimanere solo impegni ed intenti, ma che devono diventare azioni concrete. Nel minore tempo possibile. Secondo l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” «l’ennesima vittima della Ss 106 in Calabria è anche responsabilità di una classe politica dirigente incapace ed inetta che non intende affrontare e risolvere un problema gravissimo divenuto ormai improcrastinabile».

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