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QUEST’anno sotto l’albero i patentati lucani troveranno una sorpresa in più: il bonus carburante di circa 200 euro a persona. Poste italiane, infatti, ha iniziato a inviare a casa degli aventi diritto che ne hanno fatto domanda una comunicazione contenente il codice pin. Qualcuno ha già ricevuto anche la card (card e pin vengono inviati distintamente per motivi di sicurezza). Le comunicazioni vengono inviate direttamente a casa, senza fare le inutili file che è stato necessario fare, la scorsa estate, per presentare le domande. Una volta ricevuti i documenti, è possibile attivare la carta recandosi negli uffici postali. Fino a ora sono in circa un dieci per cento i destinatari raggiunti. Le operazioni dovrebbero essere concluse al massimo entro un mese. La carta consentirà di usufruire alla pompa di carburante gratis per un importo complessivo di 200 euro. Questo la compensazioni ai lucani, da parte del Governo, per le attività estrattive che interessano la Basilicata. I fondi, rimasti bloccati a lungo a causa del ricorso al Tar da parte della Regione Veneto, derivano da un’apposita maggiorazione del 3 per cento delle royalty dovute allo Stato dalle società petrolifere.
A darne notizia, ieri, il capogruppo nel consiglio comunale di Potenza e dirigente provinciale del PdL Fernando Picerno, che ha evidenziato come il meccanismo, fortemente voluto dal coordinatore regionale PdL, senatore Guido Viceconte, sottosegretario nei due ultimi governi Berlusconi, sia ormai nella condizione «di erogare entro poche settimane il contributo che il governo di centro-destra aveva promesso alla Basilicata a fronte dell’apporto energetico che la nostra regione offre all’intera nazione». Quello riconosciuto ai cittadini lucani è un compenso sicuramente minimo ma che fino a ora non era stato mai erogato. Il cui valore sarà ulteriormente ridimensionato a causa dei nuovi aumenti delle accise sul carburante. Per molti troppo poco rispetto all’importante contributo che la Basilicata dà alla fornitura energetica del Paese, potendo vantare il giacimento più importante d’Europa su terra ferma. Per altri comunque meglio di niente. «Pur non potendo risollevare la crisi economica in cui versano numerose famiglie anche nella nostra regione – ha commentato ieri l’esponente del PdL – questo contributo, che ogni anno giungerà a circa 270.000 corregionali, potrà almeno alleviare quel disagio economico che, avvertito ormai in tutta Europa, trova nella nostra Regione situazioni estreme, molto preoccupanti».

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