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«In mancanza di risposte, di chiarezza e di trasparenza da parte del governo sarò costretto a rivolgermi all’autorità giudiziaria perchè i cittadini hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo al sito Trisaia di Rotondella». Lo ha detto il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, durante il question time di oggi con il ministro per lo Sviluppo economico. «Romani – riferisce l’esponente dell’Idv – ha semplicemente accennato, in pochi secondi, a una generica ed evasiva ricerca di un sito sicuro. Eppure la mia domanda era chiara: il governo intende fare di Rotondella il sito per il deposito delle scorie nazionale? Se Romani non avesse avuto la coscienza sporca avrebbe detto di no. Invece ha taciuto». Belisario ricorda «che la Basilicata non può in nessun modo ospitare nè centrali nè tanto meno depositi di scorie perchè è zona sismica, come del resto quasi tutta l’Italia». «Per fortuna – conclude – il 12 e 13 giugno gli italiani diranno no a questa follia voluta da un governo ormai con le toppe al sedere». «Rincresce constatare che il senatore Felice Belisario abbia scelto la strada dell’allarmismo psicologico a danno dei lucani per affrontare questioni serie e delicate come quella che riguarda la messa in sicurezza del materiale nucleare custodito nell’impianto Trisaia di Rotondella». Gli risponde il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. «Piuttosto che sollecitare una rapida realizzazione dei lavori programmati come richiesto da tutte le forze responsabili della regione – spiega – il senatore Belisario si produce in un sforzo teso a divulgare interpretazioni errate delle dichiarazioni del ministro Romani che ha invece assicurato l’Italia che si lavorerà con razionalità e seguendo protocolli scientifici per mettere in sicurezza il materiale nucleare a cominciare da quello presente da anni in Trisaia. È davvero sconvolgente constatare il cinismo con cui si strumentalizzano vicende drammatiche come l’incidente nucleare in Giappone, non per promuovere giuste e pacate riflessioni che devono riguardare il mondo ed i suoi modelli di sviluppo, ma per alimentare paure e preoccupazioni tra la gente. La Basilicata può stare tranquilla, come è stato più volte dichiarato, che non ci sono le condizioni per realizzare in terra lucana il deposito unico nazionale, ed i lucani devono anche sapere che il governo nazionale si muove con responsabilità ed avvedutezza nell’affronto di queste materie,d’intesa con l’orientamento che i Paesi europei sono chiamati ad assumere e tenendo conto della volontà delle comunità regionali come del resto prevede la normativa vigente. I lavori programmati per il sito di Rotondella serviranno solo a mettere in sicurezza i rifiuti presenti nella struttura com’è espressamente specificato nella richiesta di autorizzazione presentata alla Regione Basilicata ed al Comune di Rotondella».

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