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Tutti gli arrestati sono accusati di maltrattamenti, uno anche di sequestro di persona. In più lavoravano come infermieri senza averne titolo

CROTONE – Botte, umiliazioni e vessazioni di natura psicologica nei confronti di anziani e disabili ai quali veniva anche fornito cibo scadente e razionato. E’ quanto emerso da un’indagine delle Gdf di Crotone, che ha portato al sequestro preventivo della casa famiglia “San Francesco e Santa Maria”, ora affidata in giudiziale custodia a un funzionario della locale Azienda Sanitaria, e all’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti dell’associazione “Opus Onlus”, che gestisce la struttura di ricovero, ritenuti responsabili a vario titolo di maltrattamenti e uno di essi anche di sequestro di persona.

Gli arrestati sono Angela Rizzo, di 52 anni, Antonio Ingarozza (20), entrambi in carcere, e Salvatore Ciavarella (53), ai domiciliari. Sono accusati di maltrattamenti. Ciavarella anche di sequestro di persona. Tra l’altro svolgevano l’attività infermieristica pur non avendone titolo.

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Le misure disposte dal Gip Michele Ciociola su richiesta del sostituto procuratore Ivan Barlafante arrivano al termine di un’indagine portata avanti anche con intercettazioni audio-video, che hanno documentato, spiega la Gdf, come “i gestori della struttura di ricovero non predisponevano nei confronti dei degenti un’assistenza medica ed infermieristica adeguata; inoltre, gli stessi davano disposizione ai dipendenti affinché fossero somministrate ai degenti razioni vitto assolutamente insufficienti sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista quantitativo”.

Come documentato dalle immagini, inoltre, due degli indagati “ponevano in essere atti lesivi dell’integrità fisica e morale nei confronti di alcuni ospiti della struttura di ricovero: percosse fisiche; umiliazioni e vessazioni di natura psicologica”, comportamenti “palesemente lesivi della dignità, del decoro, della libertà e dell’integrità fisica e morale delle persone assistite ed a loro affidate anche con scopi protettivi”.

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