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MATERA – Qualche fatica, tre fermate, un tentativo di forzare il blocco delle forze dell’ordine sporadico ma alla fine il Carro della Bruna è arrivato in piazza Vittorio Veneto dove è stato assaltato dai materani che si sono aggiudicati in pochi secondi le tante statue che lo componevano.

Anche la cupola è stata presa quasi completamente perdendo nel corso dell’assalto solamente il pennacchio. Non è stato facile, nè semplice anche perchè la mole di gente presente è stata di proporzioni davvero importanti ma alla fine la festa della Bruna ha avuto il suo corso dovuto. Un bagno di folla, un grande entusiasmo, l’onere e la devozione ed il rispetto della tradizione. Alla fine anche un ferito alle gambe nella concitazione dell’assalto.

Un viaggio lungo ed emozionante è stato quello che ha portato il Carro da Piccianello a San Francesco d’Assisi. Quasi due ore ed un quarto per il viaggio in trionfo tra la gente della Madonna della Bruna.

Un grande numero di persone, migliaia, hanno salutato la presenza della Madonna ed il Carro con un percorso che ha avuto fortunatamente pochi intoppi ma grandi emozioni per le strade della città.

Qualche minuto di fermo per un malore e poi qualche sobbalzo di troppo delle statue ha fatto temere durante il percorso per il Carro. Ha reso necessario all’altezza dell’imbocco di via XX Settembre un piccolo intervento da parte di un falegname per cercare di fissarla al meglio al Carro stesso. Un piccolo momento di suspence e nient’altro ma il cammino verso la piazza è stato spedito per il manufatto in cartapesta preceduto dalle autorità locali e dai rappresentanti del Comitato che organizza la manifestazione.

In seguito ancora qualche brivido per qualche sobbalzo di troppo delle statue, un’eventualità tenuta in conto dallo stesso  Andrea Sansone che ha sottolineato all’arrivo in piazza San Francesco: «mi mancava di conoscere il comportamento delle statue durante la processione, mi piaceva che le statue si muovessero, ora ne abbiamo capito anche la tolleranza e se dovessimo rifare il Carro potremo tenere conto anche di questo».

Una delle statue in particolare cioè quella che si trovava alla sinistra dell’auriga, un angelo, che sobbalzava e che aveva richiesto un primo intervento è stato tolta e ricollocata proprio per essere meglio fissata al Carro stesso.

E anche per permettere alla Madonna della Bruna di poter essere tolta dalla parte anteriore del Carro così come era programmato ed anche necessario.

La statua è stata deposta dal Carro trionfale dopo aver fatto cinque giri in piazza San Francesco, due in più del previsto come segno beneaugurante anche per il futuro.

Nel frattempo mentre la Madonna della Bruna veniva nuovamente portata all’interno della chiesa si alzava il coro “Maria, Maria” che esaltava il carattere sostanzialmente religioso della festa del 2 Luglio a Matera. E si ascoltavano i cantori materani che allietavano e onoravano la Madonna della Bruna che tornava in chiesa.

 p.quarto@luedi.it

 

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