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MELFI – L’invito – “Buon compleanno Sata” con tanto di torta con 20 candeline sopra – è chiaro: “Invito voi (dove il voi sta a significare i dipendenti n.d.r.), le vostre famiglie e i vostri amici” a “celebrare questo anniversario”. In calce la firma di Sebastiano Garofalo (direttore dello stabilimento Fiat Sata di Melfi n.d.r)  che si è guardato bene dall’invitare la stampa – stampa che chissà perché viene, salvo un paio di occasioni eccezionali,  tenuta accuratamente fuori dallo stabilimento quasi si temesse chissà cosa  – salvo poi leggere, sempre nell’invito, “dalle 18 la fabbrica aprirà le porte per visite guidate alle unità operative per chi ne avesse voglia e curiosità”.

Dando per scontato che chi lavora in Sata quelle unità operative le conosce molto bene la curiosità sicuramente avrebbe fatto presa sulla stampa che, però, la fabbrica dal di dentro non la può raccontare.

Ed ecco allora che la festa del ventennale della Sata è stata una “questione di famiglia”.

Una famiglia   allargata se si tiene conto che erano circa 30.000 – questo il dato trapelato all’esterno – le persone che hanno “occupato” lo stabilimento e che hanno festeggiato i primi 20 anni di attività culminati con l’entrata in produzione della Jeep Renegade.

E mentre le famiglie si aggiravano per i reparti – molti i genitori con passeggini e bimbi al seguito – sui maxischermi veniva proiettato lo spot  per il lancio della nuova vettura.

Protagonista  Victor, giovane cantante rapper, cresciuto in Africa prima di trasferirsi  in Francia e poi in Italia. 

A San Nicola di Melfi si è dato vita a una sorta di “Family day” per “benedire” la nuova vettura.

A “officiare” il direttore Sebastiano Garofalo e il capo del personale Giuseppe Messinese.

Benedizione che in serata è stata impartita dalla cantante romana Giorgia capace di passare dal palco di piazza San Giovanni – piazza sempre più affollata da giovani e meno giovani che hanno perso o non hanno ancora trovato un lavoro – a quello della Sata.

E ricordando il video postato su YouTube  che mostrava  gli operai e i dipendenti  mentre danzavano sulle note della canzone “Happy” di Pharrell Williams viene da dire che in Fiat  la “classe operaia” ormai canta e si diverte. Peccato che, nella realtà, anche il famoso “panem et circenses” abbia perso di attualità. Il panem, infatti,  è sempre più a rischio e il circenses è sempre più fuoriluogo oltre che irriguardoso. E bene hanno fatto le autorità regionali a snobbare il “Family day”

a.giammaria@luedi.it

 

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